Estero

La Bielorussia minaccia di tagliare il gas all’Europa

Lukashenko anticipa la risposta a eventuali sanzioni da parte dell’Ue. Migliaia di migranti all’addiaccio lungo il confine con la Polonia

All’addiaccio, con temperature vicine allo zero
(Keystone)
11 novembre 2021
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Sokolka – La Bielorussia ha minacciato giovedì di replicare a eventuali sanzioni europee in relazione alla ‘crisi’ al confine con la Polonia. Alcune migliaia di migranti sono bloccati in condizioni difficili. Mosca rimanda la palla nel campo dell’Ue. Una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu è prevista per oggi.

Sul terreno, la preoccupazione si sta cristallizzando sul destino di oltre 2mila persone intrappolate in un campo di fortuna sul lato bielorusso della frontiera, dove si riscaldano bruciando legna per sopportare temperature vicine a zero gradi.

Annunciate misure punitive

L’Ue, dove la situazione fa temere un’ondata migratoria simile a quella del 2015, accusa il regime bielorusso di Alexander Lukashenko di orchestrare l’afflusso per vendicarsi delle sanzioni occidentali, e ha annunciato nuove misure punitive per la prossima settimana. Ma Lukashenko ha avvertito l’Unione che «risponderà» a qualsiasi nuova sanzione. Stando a un comunicato, ha evocato la possibilità di sospendere il funzionamento del gasdotto Yamal-Europa, che attraversa la Bielorussia e fornisce il vitale gas russo agli europei, in piena crisi energetica.

Poco prima, il suo ministro degli Esteri, Vladimir Makei, aveva invitato l’Ue a impegnarsi nel dialogo, dicendo che Minsk era favorevole a risolvere la crisi «il più presto possibile». Bruxelles accusa il governo bielorusso di attirare gli aspiranti esuli offrendo loro visti e voli charter, per poi trasportarli al confine polacco.

Mosca, la ‘soluzione’?

Di fronte a questa impasse, l’Ue e la Germania mercoledì hanno chiesto alla Russia, il principale sostenitore di Minsk, di intervenire. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha esortato il presidente russo Vladimir Putin a «usare la sua influenza» con Alexander Lukashenko per porre fine a quello che ha descritto come l’uso «disumano» dei migranti.

In un secondo incontro con la Merkel oggi, Putin ha detto che l’unico modo per risolvere la grave crisi migratoria è quello di “ristabilire i contatti tra i paesi dell’Ue e la Bielorussia”, indica un comunicato del Cremlino, mentre due bombardieri strategici russi Tu-160 pattugliavano i cieli sulla Bielorussia.

‘Un nuovo tipo di guerra’

Di fronte al crescente afflusso di migranti alla sua frontiera, soprattutto curdi dal Medio Oriente, la Polonia, che indica Mosca come il vero istigatore di questa crisi, vi ha dispiegato 15mila truppe, eretto una recinzione sormontata da filo spinato e approvato la costruzione di un muro. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha detto giovedì che il suo paese è l’obiettivo di un «nuovo tipo di guerra». Questa volta, «le munizioni (usate) sono civili», ha detto in una dichiarazione rilasciata in occasione del giorno dell’indipendenza della Polonia.

Le guardie di frontiera polacche hanno segnalato 468 nuovi tentativi di attraversamento nella notte di giovedì. Il viceministro dell’Interno polacco Bartosz Grodecki ha detto che un gruppo di «150 persone» ha cercato di «forzare il confine». Da agosto, la Polonia ha registrato un totale di più di 32mila tentativi di entrare illegalmente nel suo territorio, di cui 17’300 in ottobre. Secondo il quotidiano polacco ‘Gazeta Wyborcza’, 10 persone sono morte nella zona di confine dall’inizio della crisi.

Aiuti umanitari di emergenza, tra cui coperte, vestiti caldi e pannolini, sono stati consegnati loro oggi, ha detto un portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). La Lituania, che ha anche visto i migranti arrivare al suo confine con la Bielorussia, ha chiesto giovedì la creazione di un «corridoio umanitario» per evacuare i migranti verso la città bielorussa di Grodno, che ha un aeroporto, da dove potrebbero essere inviati «a casa».

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