Estero

Allarme in Francia: focolaio in resort nudisti, 100 positivi

Si stratta del resort di Cap d'Agde nella regione di Herault. Nel frattempo in Catalogna la Generalitat ha proibito le riunioni di oltre 10 persone

Senza costume e senza mascherina (Depositphotos)
24 agosto 2020
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È alto l'allarme in un resort naturista sulla costa mediterranea della Francia, dove circa 100 visitatori sono risultati positivi al coronavirus, stando alle autorità sanitarie locali che hanno definito la situazione "molto preoccupante" scrive il Guardian.

Si stratta del resort di Cap d'Agde nella regione di Herault, dove 38 persone sono risultate positive lo scorso lunedì e altre 57 mercoledì. È emerso inoltre che il livello di contagio è di quattro volte superiore fra i naturisti che hanno frequentato il resort rispetto agli abitanti della cittadina.

Altri 50 turisti non naturisti che hanno visitato Cap d'Adge sono risultati positivi al loro rientro a casa e si attendono adesso altri test.

La Catalogna vieta assembramenti di oltre 10 persone

La Generalitat de Catalunya, il governo regionale della Catalogna, proibisce le riunioni di oltre 10 persone, che siano in ambito privato o pubblico. Lo ha reso noto il presidente della Generalitat Quim Torra, sottolineando inoltre che resta in vigore il divieto di fumo e consumo di alcolici negli spazi pubblici, la distanza di sicurezza e l'uso delle mascherine nell'ambito delle prevenzioni contro il coronavirus. Lo riferisce La Vanguardia.

In Catalogna si sono registrati 1.766 nuovi casi nelle ultime 24 ore, il quinto giorno consecutivo in cui si superano i 1000 nuovi contagi quotidiani. Il presidente del governo regionale, Quim Torra, ha sottolineato in conferenza stampa che le prossime tre settimane, prima della riapertura delle scuole, sono cruciali e ha lanciato un appello affinché si limitino le attività sociali. Torra ha inoltre annunciato che fra il 15 settembre e il 15 novembre verranno effettuati 15.500.000 test nelle scuole elementari e secondarie della Catalogna. La responsabile regionale per la Sanità, Alba Vergés, ha aggiunto che il 70% dei contagi è riconducibile a a riunioni sociali e familiari.

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