Estero

Maxi blitz contro la 'ndrangheta. Oltre 300 arresti

Colpita al cuore l'organizzazione che aveva uomini dislocati anche in Svizzera. Sequestrati beni per oltre 15 milioni di euro

Nel bitz sono stati impegnati 2'500 carabinieri (Keystone)
19 dicembre 2019
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Una maxi operazione dei Carabinieri è stata messa in campo per eseguire un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 334 persone. L'operazione, ribattezzata 'Rinascita-Scott', ha disarticolato tutte le organizzazioni di 'ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi.

Complessivamente al momento sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Contestualmente all'ordinanza di custodia cautelare, i carabinieri hanno notificato anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro.

Diramazioni anche in Svizzera

L'imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d'Italia dove la 'ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria di Catanzaro.

Nell'operazione sono stati impegnati 2'500 carabinieri supportati anche da unità del Gruppo Intervento Speciale (Gis), del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile.

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