USA

Macigni sulla Casa Bianca: un dirigente contro Trump

Il colonnello Vidman complica la posizione del presidente con la sua testimonianza. Giovedì, la Camera voterà per formalizzare l'indagine d'impeachment

Irrequieto ©Keystone

Prime crepe alla Casa Bianca mentre giovedì la Camera vota per formalizzare l'indagine di impeachment contro il presidente e portare davanti all'opinione pubblica quello che diventerà un vero processo mediatico.

A complicare ulteriormente la posizione di Donald Trump è il colonnello Alexander Vidman, massimo esperto di Ucraina del National security council (Nsc), che ha accettato di testimoniare oggi a porte chiuse alla Camera sfidando il divieto della presidenza. Veterano della guerra in Iraq decorato per essere rimasto ferito da una bomba, l'ufficiale è il primo dirigente della Casa Bianca a deporre tra quanti ascoltarono la telefonata in cui Donald Trump chiese al presidente ucraino Volodimyr Zelenski di indagare i Biden.

Le anticipazioni delle sue dichiarazioni iniziali pesano come macigni. "Non ritenevo che fosse appropriato chiedere a un governo straniero di indagare su un cittadino americano ed ero preoccupato per le implicazioni sul sostegno del governo Usa all'Ucraina", ha spiegato.

"Capii che se l'Ucraina perseguiva un'indagine sui Biden e su Burisma (la società del gas nel cui board sedeva il figlio dell'allora vicepresidente americano) la cosa probabilmente sarebbe stata interpretata come un gioco di parte che indubbiamente avrebbe fatto perdere a Kiev il supporto bipartisan che aveva ottenuto sino ad allora", ha proseguito.

Inoltre "questo avrebbe minato la sicurezza nazionale americana", ha aggiunto Vidman, che segnalò al suo superiore John Eisenberg, l'avvocato più alto in grado del Consiglio per la sicurezza nazionale, non solo la telefonata di Trump a Zelenski ma anche le pressioni del suo legale personale Rudy Giuliani e dell'ambasciatore Usa in Ue Gordon Sondland. Una testimonianza che corrobora, insieme ad altre, la denuncia della talpa da cui è scaturita l'indagine di impeachment.

Trump e i repubblicani stanno tentando di screditare anche Vidman ma è difficile infangare un ufficiale veterano che alla Camera si è definito un "patriota" con il "sacro dovere e onore di difendere il Paese, a prescindere da partiti e politica".

La speaker della Camera Nancy Pelosi ha fatto intanto lo scherzetto di Halloween a Trump, annunciando per giovedì il voto della Camera che formalizzerà l'indagine di impeachment iniziata il 24 settembre, stabilendo quali udienze saranno pubbliche, come divulgare le testimonianze già acquisite e come garantire il 'giusto processo' chiesto dal presidente.

Un voto non previsto dalla Costituzione, aveva spiegato fino a ieri, ma ora è un modo per togliere ogni alibi al tycoon, che finora ha bloccato deposizioni e documentazione sostenendo che l'indagine è "illegale" perché non è mai stata votata dall'aula. Per la Casa Bianca tuttavia con questa mossa la Pelosi "sta ammettendo alla fine ciò che il resto d'America sapeva già: i dem stanno conducendo un'indagine di impeachment non autorizzata, rifiutandosi di dare al presidente il giusto processo, e le loro deposizioni segrete, losche, a porte chiuse, sono completamente e irreversibilmente illegittime".

Ciò significa che la Casa Bianca considererà illegittimo quanto fatto finora e che lo scontro continuerà. Ma la messa in stato d'accusa si avvicina sempre di più.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE