Estero

Morales vince le elezioni, l'opposizione va in piazza

L'attuale presidente la spunta già al primo turno. Pressioni dall'estero perché si organizzi comunque un ballottaggio.

(Keystone)
25 ottobre 2019
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La Paz – Lo spoglio praticamente concluso da parte del Tribunale supremo elettorale (Tse) delle schede (99,99%) delle elezioni presidenziali di domenica in Bolivia danno come responso la vittoria al primo turno di Evo Morales, davanti al suo sfidante, l'ex presidente centrista Carlos Mesa.

Due giornali – 'La Razon' e 'Los Tiempos' – riferiscono che quando manca lo 0,1% dei voti da scrutinare, il capo dello Stato uscente ha raccolto il 47,07%, mentre a Mesa è andato il 36,51%. Questo fa una differenza del 10,56% che, in linea con la Costituzione boliviana, abilita un candidato a proclamarsi vincitore.

Il risultato continua però a essere messo in dubbio dall'opposizione boliviana che – arringata da Mesa – organizza proteste in varie città, dall'Organizzazione degli Stati americani (Osa), dalla Ue e dagli Usa che ritengono che varie irregolarità nel processo elettorale spingono a ritenere che la questione dovrebbe essere risolta comunque con un ballottaggio.

I governi di Argentina, Brasile, Colombia e Stati Uniti hanno infatti sollecitato alla Bolivia di permettere all'Osa di verificare il risultato delle elezioni presidenziali o, eventualmente, di accedere ad un ballottaggio quale meccanismo che garantisca il risultato delle votazioni presidenziali svoltesi domenica.

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