Gran Bretagna

Elisabetta approva la sospensione del parlamento britannico

Sì (scontato) della Regina alla richiesta avanzata da Johnson. Il provvedimento, non raro, potrebbe ostacolare gli sforzi per evitare una Brexit senza accordo

Boris Johnson (Keystone)
28 agosto 2019
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La regina Elisabetta II ha approvato la richiesta del governo britannico di sospendere le attività del Parlamento, con l'avvio tra il 9 settembre e il 12 settembre e fino al 14 ottobre. Lo riferisce la Press Association. Non si tratta comunque di un evento inusuale, nel Regno Unito, che il parlamento venga sospeso su richiesta del primo ministro. Stando al Guardian, quella concessa oggi è però la più lunga sospensione dal 1945 ad oggi.

Il margine di manovra della Regina, scrivono i quotidiani britannici, era comunque limitato. Formalmente è lei che deve approvare la sospensione dei lavori fino al suo discorso (in cui viene presentato il nuovo programma di governo). Tuttavia rifiutare di tenere tale discorso sarebbe considerata un'intrusione nella politica attiva.

Il provvedimento potrebbe ostacolare gli sforzi dei parlamentari che puntano ad evitare una Brexit senza intesa tra Londra e l'Unione europea. 

Valanga di no dai sudditi

La sospensione del legislativo, intanto, è stata osteggiata con una petizione online sul sito del parlamento britannico che in poche ore ha raccolto oltre mezzo milione di sottoscrizioni. Nel frattempo le foto dei circuiti internazionali mostrano un assembramento di persone a Downing Street. Tra queste, uno vestito da Boris Johnson che scava una tomba con la lapide "Democrazia britannica, riposa in pace". Altre manifestazioni improvvisate organizzate sui social media, riferisce la Bbc, si terranno in serata a Manchester ed Edimburgo.

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