Brasile

Brasile, agente ammette depistaggio delle indagini su Marielle

Un membro della polizia militare avrebbe confessato di insabbiare l'inchiesta sull'uccisione di una consigliera comunale e del suo autista

"Uccisa a sangue freddo" (Foto Keystone)
31 maggio 2019
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Un agente della polizia militare brasiliana ha ammesso aver tentato di depistare le indagini sulla morte di Marielle Franco, la consigliera comunale e attivista per i diritti umani uccisa a Rio de Janiero, insieme al suo autista, Anderson Gomes, nel marzo del 2018. Lo ha reso noto il portale news Uol, citando fonti della sicurezza locale.

Rodrigo Jorge Ferreira, detto Ferreirinha, è stato arrestato oggi insieme ad almeno altre 20 persone in una operazione di polizia contro le milizie paramilitari ed ha ammesso aver accusato Orlando Oliveira de Araujo  – detto Orlando Curicica, dal nome del quartiere dell'Ovest di Rio controllato dalla sua milizia – di essere il mandante del duplice omicidio, per una vendetta personale.

La dichiarazione di Ferreirinha conferma l'ipotesi stabilita dalla Polizia federale, che in un rapporto alla Procura di Rio – diffuso dai media la settimana scorsa –q sosteneva che l'agente della polizia militare e il suo avvocato, Camila Moreira Lima Nogueira, avevano creato una "organizzazione criminale il cui scopo era quello di ostacolare le indagini della polizia civile" sul caso.

Ferreirinha ha spiegato che ha mentito alla giustizia sull'uccisione di Marielle Franco per compromettere Curicica, dopo che il boss della milizia paramilitare lo aveva estromesso dal succulento business dei collegamenti illegali alla tv via cavo nell'Ovest di Rio.

I due presunti autori materiali dell'omicidio di Marielle e il suo autista – Ronnie Lessa, l'ex agente della polizia militare che avrebbe sparato contro il veicolo in cui circolavano le due vittime, ed Elcio Vieira de Queiroz, che sarebbe stato al volante dell'automobile dalla quale sono partiti i colpi – sono stati arrestati lo scorso 12 marzo, ma i mandanti di quello che la Procura locale ha definito "una esecuzione a sangue freddo" non sono ancora stati identificati.

Marielle Franco era consigliere comunale eletta nelle liste del Partito Socialismo e Libertà (Psol), piccola formazione di sinistra, e aveva denunciato le azioni delle milizie attive a Rio. Secondo la Procura carioca, risulta "incontestabile che Marielle è stata giustiziata in modo sommario a causa delle sue attività politiche", per cui il suo omicidio è stato "un colpo contro lo Stato democratico di diritto".

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