Confine

Messa contro il lupo, parroco oggetto di minacce

In un piccolo villaggio della Val Strona l’antica funzione religiosa che istiga all'uccisione del predatore è costata al sacerdote minacce e denunce

(Keystone)
21 febbraio 2024
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Non sono giornate felici quelle che sta vivendo don Gaudenzio Martini, parroco della Valle Strona (VCO), che si è tirato addosso le ire e le proteste degli animalisti per la sua messa contro il lupo, celebrazione ripristinata nella forma originale di un rito che si celebra, il giorno di San Valentino, dal 1762. Il sacerdote è infatti stato accusato di ‘istigazione all'uccisione di animali selvatici e per maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale’. I fatti risalgono a sabato scorso. Durante la funzione don Gaudenzio Martini ha, in pratica, ‘caldeggiato l'eliminazione di questi predatori pestiferi’. Naturalmente non appena si è sparsa la voce gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente sono insorti e hanno scritto una lettera al vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla e alla procuratrice della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi. “In questo piccolo comune siamo ripiombati nel Diciottesimo secolo con la celebrazione di riti anacronistici benedetti dalla Chiesa cattolica – spiegano gli animalisti sul portale de La Provincia di Varese.it – un rito abolito da oltre un secolo che inneggia all’uccisione dei lupi e manda contro di loro un anatema è roba da studi psichiatrici. Comunque – concludono – abbiamo deciso di scrivere al vescovo di Novara per chiedere un intervento immediato e porre fine a questa idiozia pericolosa, e abbiamo deciso di inviare una denuncia contro il celebrante per istigazione all’uccisione di animali selvatici e per maltrattamento di animali”. Pronta la replica di coloro che invece difendono questa antica tradizione religiosa e sostengono il religioso oggetto di attacchi e denunce. Tra questi la Lega Vco, che in una nota sottolinea l’importanza di “non far spegnere una tradizione che ha radici lontane nel tempo. Una tradizione – si legge nel comunicato – alla quale la gente della Valle Strona e non solo lei è fortemente legata e che aiuta a non dimenticare un mondo arcaico che non ha smesso di far paura. I lupi sono tornati e sappiamo bene quali guai creano ai nostri allevatori e nei nostri pascoli – dice la Lega Vco –, la cerimonia di Forno altro non è che una richiesta di soccorso affidata alla fede contro un animale predatore. Esprimiamo pertanto la nostra vicinanza e solidarietà a don Gaudenzio, oggetto di attacchi vergognosi da parte di sedicenti animalisti, augurandoci che questi ultimi si occupino di cose serie e non di tradizioni popolari che devono essere portate avanti senza alcuna remora”.

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