Confine

Vola il turismo attorno al Ceresio italiano (+83%)

Piace soprattutto la zona comasca, 161mila giornate di soggiorno a Porlezza, 17mila a Valsolda

(Ti-press)
9 febbraio 2024
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Il Ceresio al di là della frontiera è un lago che piace sempre più. Soprattutto la sponda comasca che sembra fare da traino a quella varesina. La conferma dal bilancio 2023, anno in cui rispetto al 2022 le presenze sul versante comasco sono cresciute dell'83% (+138% gli arrivi). Mentre sulla sponda varesina le presenze sono aumentate del 56% (+23% gli arrivi).

I dati sono stati resi noti dall'Autorità di bacino dei laghi Ceresio, Piano e Ghirla che, presieduta da Massimo Mastromarino (sindaco di Lavena Ponte Tresa), in questi giorni a Milano, con un proprio stand, ha partecipato alla Bit (Borse internazionale del Turismo), la più importante rassegna italiana. Una occasione per proseguire le iniziative di promozione diffusa che vanno oltre la frontiera, in quanto coinvolgono anche il Canton Ticino. Il Ceresio, con le iniziative messe in campo, assieme alle Camere di Commercio di Como-Lecco e di Varese, si propone come destinazione di interesse internazionale, oltre che regionale.

Tra le destinazioni preferite sulla sponda comasca si sono confermate Porlezza e Valsolda, dove i turisti si sono fermati più a lungo. A Porlezza gli arrivi sono stati 29'200 che in riva al Ceresio sono rimasti per 161 mila giornate, con una permanenza media di 5,5 notti. A Valsolda le presenze hanno raggiunto quota 17'300, mentre gli arrivi sono stati 6'500 (2,7 notti la permanenza media). Le bellezze paesaggistiche fanno da calamita ai turisti che hanno scelta Porlezza, a Valsolda un ruolo non trascurabile lo ha il turismo culturale. La presenza di Villa Fogazzaro Roi del Fai e la chiesa San Martino fanno da traino. A Porlezza e Valsolda sempre più consistente la presenza di turisti stranieri provenienti dalla Svizzera tedesca, dalla Germania e dal Nord Europea (Olanda in primis). A Lavena Ponte Tresa lo scorso anno le presenze sono state 16'200 (2 notti le permanenze medie) e 7'600 le permanenze a Porto Ceresio (3 notti le permanenze medie). Numeri che quest'anno saranno superati. Ne è convinto Mastromarino: “Ci aspettiamo un ulteriore incremento delle presenze turistiche durante la prossima stagione. Questo perché sta tornando il turismo sui laghi. Lo conferma l'interesse degli operatori che vogliono offrire destinazioni autentiche. E le nostre località lo sono”.

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