Confine

Gli ospedali di Como si ‘rubano’ gli infermieri

Non solo l'attrazione verso il Ticino: dieci professionisti del Valduce hanno dimissionato per trasferirsi al Sant'Anna

(archivio Ti-Press)
28 dicembre 2023
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Non è solo il Canton Ticino a drenare dalle strutture sanitarie della fascia di confine gli infermieri, oltre ai camici bianchi compresi i primari ospedalieri. Succede anche questo: gli ospedali di Como si ‘rubano’ gli infermieri. Una strada che appare obbligata per fronteggiare un'emergenza sempre più avvertita che mette in discussione il funzionamento di alcuni reparti, come i Pronto soccorso.

È di questi giorni la notizia che dieci infermieri del Pronto soccorso del Valduce si sono dimessi: avendo vinto il recente concorso dell'Asst (Azienda sociosanitaria territoriale) Lariana per 130 infermieri, dal prossimo anno prenderanno servizio al Sant'Anna. Una scelta che sarebbe motivata anche da ragioni economiche, essendo gli stipendi del Sant'Anna superiori rispetto a quelli del Valduce che, negli scorsi anni, per fronteggiare una pesante crisi finanziaria, oltre a vendere un ospedale posseduto a Lugano e una casa di riposo sul lago di Como, aveva tagliato i compensi.

Una differenza comunque non comparabile fra gli stipendi percepiti al di qua e al di là della frontiera che, come ormai noto, è alla base della fuga di medici e paramedici. Inoltre, lavorando al Sant'Anna sarebbe assicurata la possibilità di percepire il bonus finanziato dalla ‘tassa della salute’ che dal prossimo 1° gennaio i ‘vecchi frontalieri’, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, saranno chiamati a pagare per alimentare il fondo anti fuga del personale sanitario verso la Svizzera (Canton Ticino in primis). Non è chiaro se a beneficiare del bonus saranno anche medici e infermieri occupati presso strutture private.

A seguito del ‘furto’ di dieci infermieri, il Valduce si troverà ad affrontare una difficilissima situazione, che rischia di avere pesanti conseguenze sul funzionamento del Pronto soccorso, servizio essenziale per un ospedale. Il Valduce continua a far arrivare medici e infermieri dall'estero, soprattutto dal Sud America e dal Perù, ma i tempi per il loro impiego si scontrano con l'urgenza di vederli nei reparti. Una difficile situazione che sembra fare a pugni con il programma del Valduce, che prevede la realizzazione di un nuovo Pronto soccorso che sarà costruito entro due anni.

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