Addio a Mariano Fadda, pubblico ministero da oltre vent’anni

Lutto in Procura di Como: ieri, sabato mattina, è morto Mariano Fadda, stroncato da un male incurabile, 61enne pubblico ministero, da oltre vent'anni in servizio al palazzo di giustizia del capoluogo lariano. Si era specializzato nell'inchiesta contro il traffico di valuta e preziosi dal Canton Ticino, riuscendo a ottenere per la prima volta in Italia la condanna di decine di imputati, molti dei quali ticinesi, fra cui un noto banchiere di Lugano, per riciclaggio di soldi sporchi, provenienti dall'evasione fiscale.

In servizio anche nei giorni scorsi, stava chiudendo una vasta inchiesta a carico di una ventina di indagati, fra cui ticinesi responsabili di finanziarie con uffici in riva al Ceresio, accusati di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di ingenti somme. Con i magistrati Antonio Nalesso e Massimo Astori, Fadda ha fatto parte del pool di magistrati che ha indagato sulla strage di Erba. A lui si deve la domanda a Olindo Romano che portò alla confessione dell'autore assieme alla moglie Rosa Bazzi della mattanza del dicembre 2006 (quattro morti, tre donne e un bambino di due anni). Confessione poi ritrattata dall'ex netturbino. Orgogliosamente sardo (ancorché nato a Roma) era sposato (la moglie è pure lei magistrato a Como) e padre di tre figli, era arrivato in riva al Lario dal Tribunale di Lecco. I funerali saranno lunedì alle 14.30 nella chiesa di Grandate.