Confine

Canapa light ticinese, sequestri oltre confine

Fenomeno in crescita che preoccupa la polizia italiana. Una dozzina le denunce a carico di ticinesi accusati di traffico internazionale di stupefacenti

((TI-PRESS))
6 agosto 2018
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L'ultimo consistente sequestro di canapa light proveniente dal Ticino risale allo scorso mese quando le fiamme gialle di Olgiate Comasco, impegnate in un servizio di retrovalico a Bizzarone, su un'autovettura targata Ticino hanno trovato 30 chili. A nulla sono servite l'auto staffetta che precedeva quella che guidata da un giovane ticinese trasportava i sacchi di canapa leggera. Sequestro che ha spinto il comandante della Gdf di Ponte Chiasso, colonnello Sergio Defrancesco, ha segnalare un fenomeno in continua crescita: negli ultimi nove mesi le fiamme gialle ai valichi comasco-ticinesi hanno  sequestrato complessivamente 107 chilogrammi di canapa light di cui quasi la metà lo scorso mese di luglio. Oltre al sequestro di Bizzarone, 18 chili sono stati bloccati a Ponte Chiasso e 5 chili a Ronago. La maggior parte della merce sequestrata ha riguardato le gemme di canapa, ovverosia la parte che viene fumata. Una dozzina le persone denunciate a piede libero, per lo più ticinesi accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, per cui saranno chiamati a rispondere in sede penale. La loro posizione è condizionata dagli esami di laboratorio, il cui esito non è ancora arrivato. Nel corso delle operazioni i finanzieri hanno sequestrato anche documentazione, attraverso la quale hanno accertato la destinazione della marijauna: canapa shop, per lo più milanesi. In Italia è consentito la vendita di capana, ma deve essere di produzione italiana e controllata dal ministero della Saluta. Mentre è sempre e comunque vietata l'importazione dall'estero. Il limite di sostanza attiva in Italia è di 0,2% con tolleranza sino allo 0,6%, mentre il thc della canapa coltivata in Ticino è pari all'1%. Infine, nei canapa shop la vendita di gemme non è vietata, ma non può essere fumata, in quanto il Consiglio superiore della sanità ha stabilito che un basso thc non esclude la nocività. Una legge che chiaramente necessità di aggiustamenti.

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