Speciale Economia

Spirale deflazionistica?

L’inflazione nulla in Cina interroga. Siamo all’inizio di un lungo periodo di lento calo dei prezzi al consumo?

L’inflazione nulla in Cina interroga. Siamo all’inizio di una spirale deflazionistica, ovvero un lungo periodo di lento calo dei prezzi al consumo, crescita asfittica e smaltimento degli eccessi di debito? Il Giappone degli anni 90 fornisce il caso di riferimento. Le analogie saltano all’occhio: crescita in precedenza elevata, spinta da investimenti ed esportazioni, indebitamento elevato delle imprese, ma bilanci sani delle famiglie, crisi immobiliare, sistema bancario sovra-dimensionato con redditività in calo, demografia sfavorevole. Non mancano le differenze: il governo cinese è dirigista, controlla il sistema bancario e indirizza il credito, la bolla immobiliare nipponica aveva una dimensione ben superiore, il mercato azionario ha un ruolo marginale in Cina e non è pure lui in bolla. Per alzare stabilmente l’inflazione, l’economia deve essere sufficientemente stimolata e restare surriscaldata per un certo tempo. I consumatori e le imprese cinesi hanno però perso fiducia e si trincerano, riducendo consumi e investimenti. La crisi immobiliare limiterà ancora la crescita. La politica moderatamente espansiva della banca centrale è resa inefficace dall’elevato indebitamento delle imprese. La rapida crescita del debito pubblico impedisce un’azione aggressiva sul fronte fiscale. A differenza di una crisi acuta, la spirale deflazionistica si sviluppa lentamente e può passare inosservata all’inizio. Una volta entrata nella mentalità di imprese e famiglie, la deflazione tende però a perpetuarsi e aggrava il consolidamento dei debiti. Data la stazza dell’economia, una lunga deflazione in Cina ridurrebbe la crescita mondiale via le importazioni. Se ha una probabilità distinta, può essere evitata o limitata da contro-misure adeguate di politica economica. Il dirigismo cinese sarà quindi messo alla prova. Attenti studiosi della storia economica altrui, i nuovi mandarini dovranno far prova di immaginazione.

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