Economia

‘Altolà alle gerarchie’: Axa dice addio ai titoli per i capi

Nuovo modello di lavoro in vista in Svizzera, senza appellativi quali ‘direttore’ o ‘vicepresidente’. Anche il sistema retributivo verrà adattato

(Keystone)

Zurigo – Basta con i titoli altisonanti: a partire dall'inizio del 2024 la compagnia assicurativa Axa Svizzera elimina dagli organigramma e dai biglietti da visita appellativi quali "direttore" o "vicepresidente" e si prepara per un nuovo modello di lavoro senza strutture gerarchiche e con adattamenti nel sistema retributivo.

"Abbiamo iniziato già da tempo ad abolire i privilegi per i quadri", spiega la responsabile delle risorse umane di Axa Daniela Fischer in dichiarazioni riportate oggi dal Blick. "Personalmente non sono mai stata una fan dei titoli o dei simboli di status". Questo perché sostengono strutture gerarchiche obsolete e "non sono più in linea con la cultura a cui aspiriamo in Axa", aggiunge.

Da pari a pari

L'obiettivo dell'assicuratore, filiale del colosso francese del settore, è un'organizzazione del lavoro in cui tutti si incontrano "auf Augenhöhe", letteralmente alla stessa altezza degli occhi, cioè da pari a pari. E in cui tutti i dipendenti possono apportare il loro contributo nelle riunioni, indipendentemente dalla loro posizione.

"L'abolizione dei titoli si inserisce bene in un mondo dell'impiego in rapida evoluzione", afferma Fischer. "E apre possibilità organizzative completamente nuove". Ad esempio, la responsabilità viene distribuita su più persone. Non è che dal primo gennaio Axa sia gestita su base democratica, ma i singoli team e i dipendenti hanno un potere decisionale molto maggiore rispetto al passato.

A tal fine il gruppo ha ridefinito 13 livelli di responsabilità e 450 profili professionali. Questi delineano i compiti, i requisiti e le aree di responsabilità più importanti. Un processo fluido, visto che i profili sono stati oggetto di critiche interne. "Dobbiamo ancora migliorare le definizioni", ammette la 47enne. "In alcuni profili professionali c'è ancora troppo del vecchio mondo".

Ruolo pionieristico

Le novità in questione vengono accolte favorevolmente da Heike Bruch (57), docente di leadership all'Università di San Gallo. "L'eliminazione di titoli e status symbol è un passo molto logico se un'azienda vuole lavorare in modo meno gerarchico e quindi più moderno", osserva interpellata dal Blick.

Il vantaggio del nuovo sistema è che è meno emarginante ed esclusivo, più integrante. "Axa è certamente un pioniere nel settore finanziario", sottolinea la 57enne. Soprattutto in tempi di carenza di lavoratori qualificati la compagnia si sta anche in tal modo rendendo più attraente sul mercato dell'impiego. "Attira persone che vogliono lavorare in modo più agile".

Secondo Bruch però i dipendenti più anziani potrebbero essere spinti ad andarsene. "Per alcuni è ancora molto importante avere un titolo: come motivazione, ma anche come prova di aver raggiunto qualcosa". Cosa ancora più importante, la riduzione dei titoli funziona solo se è autentica e se la cultura promuove effettivamente la cooperazione e una leadership meno gerarchica. "Se i cambiamenti sono solo superficiali, sono demotivanti per tutte le persone coinvolte", sostiene la docente.

Anche Axa era consapevole di questo rischio e ha impiegato mesi per preparare i propri dipendenti al cambiamento culturale. Stando all'impresa nel frattempo si registra un successo: "Su 4’200 dipendenti, solo quattro non hanno ancora firmato il nuovo contratto di lavoro", afferma Fischer.

Retribuzioni all’insegna della trasparenza

Insieme con l'abolizione dei titoli, Axa ha anche introdotto un nuovo sistema retributivo che promette una maggiore trasparenza, soprattutto per quanto riguarda i bonus. L'importo delle gratifiche è ora fissato nel contratto di lavoro: la componente variabile è identica per tutti i dipendenti allo stesso livello.

Se l'azienda va bene, sono la direzione generale e il Consiglio di amministrazione – e non il diretto responsabile – a decidere quanto del bonus predeterminato viene effettivamente versato. "Questo crea maggiore trasparenza ed è meno arbitrario rispetto al vecchio sistema", conclude Fischer.

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