Economia

Il franco forte pesa sul fatturato di Nestlé

A fronte di un calo dei ricavi, l'aumento dei prezzi consente all'azienda una netta crescita organica

Il Ceo Mark Schneider
(Keystone)
19 ottobre 2023
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Fatturato in calo per Nestlé, sulla scia fra l'altro della forza del franco: nei primi nove mesi dell'anno il colosso alimentare ha realizzato un giro d'affari di 68,8 miliardi di franchi, in flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.

In valute locali è stata per contro registrata una progressione del 7,8%, grazie fra l'altro a un aumento dei prezzi dei prodotti pari all'8,4%, emerge dalle cifre pubblicate oggi dalla multinazionale. A livello di volumi le vendite sono scese dello 0,6%, con il terzo trimestre che segna però -0,3%, a fronte del -1,1% del periodo aprile-giugno.

«Grazie al nostro portafoglio ben diversificato e all'ampia gamma di prodotti siamo riusciti a ottenere una forte crescita nei primi nove mesi di quest'anno», afferma il Ceo Mark Schneider. «Gli adeguamenti dei prezzi, dovuti all'inflazione storicamente elevata, hanno favorito la progressione».

«Stiamo vedendo i primi successi della nostra ottimizzazione del portafoglio e stiamo aumentando gli investimenti di marketing nei nostri marchi globali», prosegue il terzo manager più pagato della Svizzera per quanto riguarda le aziende quotate in borsa (10,3 milioni di franchi nel 2022).

Come da tradizione in questo periodo dell'anno Nestlé non ha fornito informazioni riguardo alla redditività. La dirigenza conferma peraltro gli obiettivi per l'insieme dell'esercizio, che vertono su una crescita organica dei ricavi del 7-8% e su un margine operativo fra il 17,0 e il 17,5%.

In attesa della conferenza con gli analisti in programma nel pomeriggio, in borsa il titolo Nestlé si presenta in deciso ribasso: a mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni il corso dell'azione scende di quasi il 2% rispetto alla chiusura di ieri, in un mercato comunque già negativo (Smi -1,5%) sulla scia delle tensioni in Medio Oriente. Dall'inizio di gennaio il valore ha perso il 4%, mentre sull'arco di tre anni la performance è del -5%.

Nestlé ha origini che risalgono all'Ottocento e porta il nome di un farmacista e imprenditore tedesco naturalizzato svizzero, Heinrich (Henri) Nestlé (1814-1890), che nel 1866 inventò un alimento specifico per i bambini che non potevano essere allattati al seno: la farina lattea. Lo sviluppo nel corso dei decenni ha fatto di quell'azienda una grande multinazionale: stando al rapporto d'esercizio 2022 il gruppo è un colosso attivo in 188 nazioni con fabbriche in 77 Paesi e un organico di 275'000 dipendenti.

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