Economia

L'aumento dei tassi di interesse non frena le ipoteche

Superati i 1'200 miliardi di franchi del volume complessivo dei finanziamenti concessi: quasi 22 miliardi in più nel 2022 rispetto all'anno precedente

Cifre comunque in aumento
(Ti-Press)
26 luglio 2023
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Malgrado l'aumento dei tassi, il volume delle ipoteche continua a crescere in Svizzera: in sette anni (dal 2015 al 2022) è salito del 25%, raggiungendo 1'211 miliardi di franchi.

Stando a uno studio pubblicato oggi da MoneyPark, società attiva nella consulenza e nell'intermediazione nell'ambito del settore, nel 2022 il mercato si è espanso del 3,4% (+39 miliardi).

Particolarmente forte è stata la progressione per le banche cantonali (+5,1%), che mettono a bilancio quasi altri 22 miliardi di mutui in più. Un incremento superiore alla media è stato osservato anche presso Raiffeisen (+3,7%, pari a 7 miliardi in più) e le casse pensioni (+5,8%, +1,5 miliardi), mentre le grandi banche (Ubs e Credit Suisse) sono rimaste ferme e le assicurazioni (-2,9%) hanno arretrato l'esposizione, secondo la ricerca volutamente.

Allargando l'orizzonte al periodo di sette anni, emerge che la crescita annua è stata in media del 3%. L'incremento si è confermato pure nel 2022 e – secondo le prime indicazioni – nel 2023, malgrado il sensibile ritocco al rialzo dei tassi d'interesse.

Nell'insieme le banche rimangono le grandi dominatrici del mercato, ritagliandosi una quota del 95% dei crediti ipotecari. Le banche cantonali sono al 37% (la loro quota è aumentata), le grandi banche al 24%, le Raiffeisen al 17%, gli istituti regionali all'8%, le altre banche al 9%. Il 5% rimanente è da attribuire ad assicurazioni (3%) e casse pensioni (2%): queste ultime hanno raddoppiato i volumi dal 2015.

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