Spettacoli

Teatro di Locarno, Cesare Bocci ne ‘Il figlio’ di Florian Zeller

Con Galatea Ranzi e il giovane volto del cinema Giulio Pranno, dramma sulle incomprensioni generazionali in scena il 3 e 4 febbraio

Da sinistra, Cesare Bocci, Galatea Ranzi e Giulio Pranno
31 gennaio 2024
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Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la nuova compagna Sofia. Anna informa Piero che Nicola da tre mesi non frequenta più il liceo e che, secondo lei, soffre di depressione adolescenziale. Nicola, parlando con il padre, esprime il desiderio di andare a vivere con Piero e Sofia, quindi Piero decide di darsi da fare per far tornare a Nicola il gusto di vivere.

È quanto accade ne ‘Il figlio’ di Florian Zeller, dramma che andrà in scena sabato 3 febbraio alle 20.30 e domenica 4 febbraio alle 17 al Teatro di Locarno, per la regia di Piero Maccarinelli. Piero è interpretato da Cesare Bocci, tra i grandi nomi del teatro e della tv; accanto a lui Galatea Ranzi, attrice di grande valore per il teatro, il cinema e la televisione, e Giulio Pranno, giovane volto del cinema italiano scelto da Gabriele Salvatores per interpretare il ruolo di Vincent in ‘Tutto il Mio folle amore’, il suo esordio cinematografico (Salvatores lo rivorrà in ‘Comedians’, del 2021). Sul palco, anche Riccardo Floris, Marta Gastini e Manuel Di Martino.

‘Il Figlio’ ebbe la sua prima al Théâtre des Champs-Élysées nel febbraio del 2018 e fu candidato a sei Premi Molière, tra cui quello alla migliore opera teatrale. Il debutto internazionale risale al febbraio del 2019 a Londra. Florian Zeller è scrittore, drammaturgo e regista francese. È vincitore del Premio Oscar alla migliore sceneggiatura non originale e dell'European Film Award alla migliore sceneggiatura per il suo primo film ‘The Father’, uscito nel 2020. Il testo che arriva a Locarno fa parte della trilogia che include, appunto, ‘Il Padre’ e ‘La Madre’, testi non collegati fra loro se non dal numero dei personaggi – sei – e dalle implicazioni umane e sociali. Mentre ne ‘Il Padre’ (già in scena con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere) venivano analizzati i rapporti degli altri in relazione all’Alzheimer, ne ‘Il Figlio’ Zeller porta lo spettatore sul terreno delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare, parlando al cuore di tutti i genitori di figli adolescenti. La trama è semplice, non il tessuto di emozioni e la voglia di svelare quel che troppo spesso si nasconde.

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