Muzzano

Alla musica ‘Facciamo la corte!’

Da Amiata a Serotonine, passando per i Crème Solaire e Melissa Kassab, l'1 e il 2 settembre l'ottava edizione della rassegna

Nel nucleo è festa
31 agosto 2023
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Un tempo le corti erano luoghi di partenza per battaglie, luoghi di riposo e di ristoro, di cultura e di festa. Poi sono diventate luogo di passaggio, luogo d’estate, luogo di lavoro e di scambio, luogo di gioco e di pausa. Un tempo a Muzzano c’era la festa delle piazzette, il primo fine settimana di settembre.

Simone, Paride e Damiano sono tre ragazzi che a Muzzano ci sono cresciuti, con lo sguardo sul lago e le orecchie fisse sulla musica. La festa non è più stata organizzata e i tre ragazzi, ormai cresciuti, hanno voluto ricreare qualcosa che riportasse in vita un’atmosfera da festa campestre, mascherata da piccolo festival musicale o viceversa, vista e considerata la loro passione per le sette note. Dal 2013, nonostante un blocco inevitabile, siamo arrivati all’ottava edizione e gli artisti coinvolti iniziano ad avere sempre più spesso la metà degli anni dei tre amici, creando così un ponte fra le generazioni. Qui ci si incontra, ci si conosce, si mangia, si beve, si suona, ci si innamora.

Ma in questa corte di Muzzano che si fa?

Andiamo per gradi, annunciando che da domani avrà di nuovo luogo questa iniziativa, che tende a condividere con amici, conoscenti e passanti un modo differente di essere e di stare insieme. In tempi in cui condivisione vuol dire spesso il passarsi contenuti incorporei in una socialità virtuale qui si tende a tornare indietro. Abbassare il ritmo, dividersi una birra o un panino venendo magicamente coinvolti da quanto accade in questo magico luogo. Un luogo unico in Svizzera, dove musicisti di tutta la nazione rimangono incantati da un contesto magico, un luogo dove passano i nomi che saranno osannati domani nei club più importanti. Un luogo dove potremmo vedere esibizioni di due delle più infuocate rapper elvetiche, Natalie Froelich e Baby Volcano. Oppure dove trovare a poca distanza fra loro l’abrasività di Reverend Beat man e la dolcezza di Leoni Leoni. Il suono electro e crudo dei Crème Solaire e quello caldo e acustico di Moictani. Le sciabolate degli Obertonstruktur der Kaulquapoe e la delicatezza di Melissa Kassab. Che altro? I ritmi di GoGo Talco, le armonie di Nâr, le polveri sonore di Rea e Mr. Digler nei nuovi panni di Serotonine.

Ovviamente non mancheranno gli amici di casa, rappresentati dagli Amiata, come la cavalla figlia di Fedora Saura, oppure per la rappresentazione funebre di Mortorì per il Ticino. Moltissima musica ma non solo, che a occuparsi del Grande Teatrino dei Tarocchi Trasformati c’è Topazio Perlini e a raccontare le sue storie la poesia dinamica di Francesca Gironi. Tante, tantissime occasioni per scoprire musica fresca, commuoversi sul braccio del proprio compagno o scatenarsi nelle danze insieme al proprio amore. Ma, soprattutto, c’è la gente… i vicini curiosi, gli habitué, gli amici, le coppie solide e quelle che forse andranno a formarsi nel fine settimana. I bambini a tirare la giacchetta degli anziani, rimanendo entrambi a bocca aperta davanti a un’esibizione strampalata. C’è l’apertura di un proprio spazio a ricreare una comunità di interesse, a mettersi a disposizione l’uno dell’altra per scoprire ed esibire lati di sé sconosciuti al prossimo. Tutto questo in una corte, cercando i favori di qualcuno, corteggiandosi. Un gioco delle parti forse, di sicuro un’occasione conviviale per imparare i nomi dei propri vicini, mettendo le basi per allargare sempre più la propria cerchia e fare amicizia, deliziati dai doni che la corte e le persone che intorno a essa ruotano faranno, attraverso le esibizioni di quanti citati prima. Il consiglio è di passare, per sbirciare e per un saluto, per un brindisi, per volersi fermare solo un poco e andarsene a tarda notte, a tenebre ormai calate.

La corte è proprio nel nucleo di Muzzano e le sue porte si apriranno domani alle 18 per chiudersi alle 2, e così sabato, per franchi 10.- d’entrata. Per raggiungerla seguite la musica e le luci ma soprattutto prendete confidenza e chiedete agli indigeni, vi guideranno di sicuro.

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