Spettacoli

L’immagine, la parola e Alice Rohrwacher

La regista italiana, ospite d'onore dell’ottava edizione dell'evento primaverile del Locarno film festival, terrà anche un workshop per giovani cineasti

Alice Rohrwacher (©Fabio Lovina)
3 dicembre 2019
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Ci vuole un fiore: ma a dirlo non sarà Sergio Endrigo, bensì la regista italiana Alice Rohrwacher, ospite d’onore dell’ottava edizione dell'Immagine e la parola – a Locarno il 28 e 29 marzo 2020) che così ha intitolato il workshop rivolto a giovani cineasti.

Il laboratorio prenderà il via proprio durante le giornate della manifestazione e sarà un’occasione per mettere in contatto otto filmmaker provenienti da tutto il mondo con il territorio e le diverse realtà ambientali del Canton Ticino, sotto la guida di Rohrwacher. Come con i lavori coordinati, l'anno scorso, da Béla Tarr, gli otto cortometraggi saranno mostrati alla 73a edizione del Locarno Film Festival.

"Siamo estremamente felici di accogliere a Locarno Alice Rohrwacher, un’autrice che con la sua sensibilità unica ha affrontato la trasformazione della società agricola in un trittico di film, capaci di mescolare la poesia dell’infanzia all’incisività della Storia" ha dichiarato Lili Hinstin, direttrice artistica del Locarno Film Festival. "Una ricerca, anche didattica, per affermare le peculiarità di alcuni luoghi e di iniziative ecologiche attraverso una progettualità coordinata e la disponibilità a fare sistema, di entità, che già felicemente collaborano, insediate nel “laboratorio” PalaCinema" ha aggiunto il direttore del Cisa Domenico Lucchini.

ll programma completo di L'immagine e la parola sarà annunciato a febbraio. 

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