Ticino7

Ballo a due: passi con passione

La nuova tendenza in pista si richiama alla sana tradizione della balera: due idee per fine anno (e non solo)

(Wikipedia)
22 dicembre 2018
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Pubblichiamo un contributo apparso su Ticino7, disponibile anche nelle cassette di 20 Minuti per tutto il fine settimana.

La vida no es la fiesta que habiamos imaginado, pero ya que semos aqui... bailamos (La vita non è la festa che avevamo immaginato, però già che siamo qui... balliamo). Solo il fatalismo dell’America latina, mescolato alla gioia di vivere di quei luoghi, poteva illuminarci con un tale pensiero, scritto su un muro de L’Avana. Allora balliamo, scordandoci delle paure e dei problemi che ci assillano. Balliamo su ogni ritmo e in ogni parte del mondo, perché ciò induce a una contagiosa felicità. E se ben sappiamo che la vita è tutt’altro che una festa, sta a noi rendere le imminenti festività natalizie più gioiose possibile, magari a tempo di liscio o di tango...

Il veglione di San Silvestro e le nottate carnevalesche a seguire, quest’anno saranno all’insegna dei balli delle tradizioni popolari e culturali, diventati di tendenza e passione di giovani e attempati. Tutti iscritti alle varie accademie di danza per apprendere sia il ballo liscio (mazurka, polka, valzer viennese) che il ballo da sala (valzer lento, tango, fox trot, quick step) dai passi e dalle movenze diversificate, ma che, oltre alle radici folk, hanno in comune l’abbraccio con il partner. Si tratta appunto dei balli di coppia. Antidoto a certi balli «moderni» in assolo, vero paradigma di un’esasperata solitudine. Forte antidoto soprattutto alla divulgazione degli alienanti rapporti virtuali, tant’è che la ritrovata vicinanza fisica rappresenta un plusvalore.

Alchimia e complicità

Il congelamento dei balli di coppia iniziava negli anni Sessanta, generato dallo shake, passando per la disco dance e approdando all’hip hop e alla techno. Parentesi significative di danze in tandem sono senz’altro i balli caraibici e latini, con il completo repertorio che va dalla salsa al merengue e alla bachata. Performance che piacciono e coinvolgono, ma pare che, per la loro allusione troppo esplicita alla sessualità, non vengano considerati veri e propri balli di seduzione, come i redivivi sopraccitati.

Sicuro: il potere di avvicinamento tra uomo e donna con l’occasione di un corteggiamento sottile ed elegante è proprio appannaggio dei nostri vecchi balli redivivi. L’alchimia e la complicità che si creano sono innegabili e lo confermano sessuologi e psicologi. Tutti d’accordo nell’affermare che il ballo, praticato in particolare con un partner affiatato, produce enormi benefici sul cervello, sulla memoria e sulla qualità delle emozioni. Sì perché la danza, a differenza della palestra, per esempio, ha un impatto molto forte sulla mente e sulla psiche. Con un certo garbo fa riscoprire gli archetipi della mascolinità e femminilità piuttosto repressi nei codici sociali attuali (al netto della loro degenerazione patriarcale). C’è un lui che guida e una lei ricettiva, ma mai passiva, che segue intensa e con personalità.

Disciplina terapeutica

Ma il ballo rappresenta pure una buona terapia di coppia, talora con effetti molto più efficaci e immediati della «pillolina blu». Sono inclusi giovamenti fisici, tra cui quelli cardiocircolatori, della postura, del tono muscolare e della linea. Infatti si tratta di una disciplina sportiva e il liscio viene denominato anche «danza sportiva». A questo punto mi pare giusto chiedere a un vero esperto se ci sono controindicazioni a buttarsi in pista e a rispondere è il noto maestro ticinese Gino Di Paolo, responsabile dei corsi del Club Royal Dance di Lamone: «L’unica controindicazione è la mancanza di passione, di tempo a disposizione e di volontà di imparare. Non ci sono limiti d’età, anzi il ballo, che mi piace definire la giusta medicina per curare un mondo globalizzato e in crisi, combatte inibizioni e timidezza. Nessuno è negato, neanche chi si definisce un pezzo di legno, ed è compito dell’insegnante motivare e far percepire cadenza, ritmo musicale, figure e passi».

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Sette ritmi da provare
 

1. Mazurka

Nata in Polonia come danza popolare intorno al XVI secolo, furoreggiò alle corti d’Europa del Settecento. Al di qua delle Alpi e nell’Insubria assumeva e mantiene ancora oggi un vivido sapore paesano. Non implica grande difficoltà nonostante la varietà dei passi.

2. Polka

Ballo veloce, anzi velocissimo, a tempo binario la cui origine è avvolta nelle leggende boeme ottocentesche. Ne esistono varie evoluzioni popolari e folk come quella dei pionieri americani denominata square dance. Esige fiato e resistenza.

3. Valzer viennese

Un-deux-trois, tournez... Eccolo, il legame vorticoso che ha unito la civiltà ottocentesca all’apice del trionfo durante il Congresso di Vienna. Considerato libertino ai tempi, poiché per la prima volta la coppia danzava abbracciata, conserva il brio fluente e orecchiabile.

4. Valzer lento

Ed ecco che in Francia e in Inghilterra l’entusiasmante e spigliata danza viennese acquista un carattere più languido e sentimentale, tant’è che alla fine del XIX secolo si afferma come valzer lento o inglese. Elegante e romantico.

5. Tango

Oltre ad essere un ballo, è una filosofia e un linguaggio del corpo che nasce in Argentina per poi diffondersi nel mondo come espressione artistica comprendente danza, musica e testo cantato. Attualmente in Europa si sta affermando sempre più il Tango Nuevo ballato su note elettroniche, frutto di una costante ricerca.

6. Fox trot

Il trotto della volpe è un ballo vivace in quattro tempi, che trae le sue origini dal ragtime americano. Viene suonato attorno alle 44-46 battute al minuto e ballato in varie combinazioni di passi brevi con passi lunghi.

7. Quick step

È un ballo da sala che segue il ritmo 2/4 o 4/4, simile a un fox trot veloce. Tuttavia, mentre la danza può sembrare molto simile a una versione veloce di quest’ultimo, la tecnica del quick step è molto diversa. Alla fine ne esce un ballo velocissimo suonato fino a 50 battute al minuto e che comporta una fitta sezione di passi. Divertente e dinamico, ma non privo di difficoltà e dunque adatto a esperti e amanti del ballo in perfetta forma.

 

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