Culture

Suisa e intelligenza artificiale, una ‘remunerazione equa’

Le opere musicali presenti in catalogo ‘non possono essere utilizzate per il cosiddetto text and data mining senza un valido contratto di licenza’

Società cooperativa svizzera degli autori ed editori di musica
12 marzo 2024
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L'intelligenza artificiale (IA) “può creare contenuti interessanti solo perché può accedere a grandi quantità di opere preesistenti come brani musicali, testi, foto o film”. Per questo cosiddetto “allenamento” dell'algoritmo dell'IA, “vengono utilizzate per lo più opere preesistenti create dall'uomo, che nella maggior parte dei casi sono protette da copyright”. Per questo motivo, la Suisa, la Società cooperativa svizzera degli autori ed editori di musica “ora consente l'utilizzo delle opere musicali dei suoi membri da parte delle piattaforme di IA solo previa licenza. Come per altre società di gestione collettiva, i provider dovrebbero negoziare con la Suisa la remunerazione per questo utilizzo”. Parole della Suisa, che segnala “esplicitamente” ai fornitori di musica creata dall'intelligenza artificiale che le opere musicali presenti nel suo catalogo “non possono essere utilizzate per il cosiddetto ‘text and data mining’ senza un valido contratto di licenza”.

Nel ‘text and data mining’, grandi quantità di dati come file musicali o testi di canzoni vengono raccolti, archiviati in database e analizzati per consentire, ad esempio, l'addestramento dell'IA. L'allenamento dell'IA con musica, testi o immagini implica spesso la necessità di copiare queste opere per poterle archiviare e analizzare. È qui che entra in gioco il diritto di riproduzione delle opere, attraverso il quale l'autore o la Suisa possono concedere una licenza. In Svizzera, il ‘text and data mining’ è consentito senza licenza ai sensi della legge sul diritto d'autore solo se viene utilizzato per la ricerca scientifica. La situazione è diversa nel diritto europeo, dove è consentito anche per altri scopi, come l'intrattenimento. In Europa, tuttavia, i titolari dei diritti hanno la possibilità di optare per l'opt-out, ossia di ritirare i diritti, per impedire ai fornitori di IA di utilizzare le loro opere per il ‘text and data mining’. A questo proposito, la Suisa applica questo diritto di opt-out in Europa “con effetto immediato”. Ciò significa che “i fornitori di IA in Svizzera e nei Paesi europei devono negoziare una licenza con la Suisa se vogliono utilizzare le opere dei loro membri per scopi formativi”. Lo stesso vale per tutti gli altri Paesi in cui è richiesta tale licenza. In questo modo si garantisce che, “anche nel caso della musica generata dall'IA, vengano rispettati i diritti d'autore delle opere utilizzate e che gli artisti vengano retribuiti equamente per il fatto che le loro opere contribuiscono al successo dell'IA”.

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