Archeologia

Il Perù recupera 202 reperti archeologici dall'estero

Molti beni millenari erano stati sottratti dai traffici illegali. Il patrimonio archeologico comprende pezzi della cultura Inca

Antichità d’archivio
(Keystone)
18 gennaio 2024
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Il Perù ha recuperato 202 reperti archeologici provenienti da Stati Uniti, Germania, Belgio, Canada e Spagna. Tra i beni rimpatriati – ha riferito il ministero degli Esteri – figurano ceramiche provenienti da culture che vivevano sulla costa settentrionale oltre mille anni fa. Del gruppo di 198 beni culturali, 154 sono stati restituiti volontariamente dai cittadini, 42 provenivano da sequestri effettuati dal Dipartimento di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e dalla polizia tedesca, e due sono stati restituiti dal Museo di storia naturale di Santa Catarina a Los Angeles.

“Molti hanno lasciato il Paese a causa dei traffici illegali”, ha dichiarato in una conferenza stampa la viceministra dei Beni culturali, Haydee Rosas. Il patrimonio archeologico comprende pezzi della cultura Inca, sviluppatasi tra il XV e il XVI secolo, come sculture e due ‘quipus’ (sistema di corde con nodi per la contabilità). Sono stati rimpatriati anche pezzi tessili e metallici delle culture preincaiche di Chancay, Chimú, Moche, Nazca, Lambayeque, tra le altre, che vissero sulle coste del nord del Perù dall'anno 100 fino a quasi il 1500.

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