laR+ LUGANO

Henry Beyle o del piacere di fare libri

Presentata alla Biblioteca cantonale la mostra su una casa editrice orgogliosamente ‘inutile’

’La mostra più bella nella storia della Biblioteca’ presentata il 17 ottobre
(laRegione)
18 ottobre 2023
|

Quanti siciliani ieri alla Biblioteca cantonale di Lugano, per la presentazione di una mostra (“la più bella che abbiamo mai realizzato”, assicura il direttore Stefano Vassere) dedicata alla casa editrice Henry Beyle! Un cittadino accorto e perbene si spaventerebbe e chiamerebbe la polizia, se prendesse per buona la distinzione di Leonardo Sciascia tra i siciliani migliori, che non sarebbero portati “a fare gruppo, a stabilire solidarietà e a stabilirvisi”, e quelli peggiori, col gusto e il genio della ‘famigghia’, che in un niente può evolversi in clan, cosca, associazione a delinquere. La linea della palma si è dunque spostata al nord, oltre i confini italiani, fino a lambire quel miracolo di armonia e di eleganza che è la Biblioteca cantonale?

Per fortuna no, almeno non ieri sera, eppure lo spirito di Sciascia, evocato dai relatori (l’editore Vincenzo Campo e il fotografo Ferdinando Scianna, palermitani, e il giornalista Paolo Di Stefano, luganese di Siracusa), ha continuato ad aleggiare per tutto il tempo sopra le teste dei presenti. Colpa di Stendhal, al cui vero nome si ispira quello della casa editrice: mentre Italo Calvino, nella sua cartesiana precisione, ne amava la coincidenza di tensione morale individuale, tensione storica e slancio vitale, il sornione e smaliziato Sciascia ne evidenziava la felicità di scrivere, che nelle raffinate plaquette marchiate Henry Beyle si riflette nella felicità di fare libri.

Il piacere fisico del libro

E se la scrittura e la lettura sono attività solitarie, i migliori momenti di amicizia, ha sottolineato Campo, sono invece quelli che si creano intorno a un libro e al gusto e al piacere di confezionarlo. Un lavoro da eseguire a regola d’arte, con precisione maniacale, che è poi un senso di rispetto nei confronti del pubblico, e senza perdere di vista la prospettiva del macero, che può spalancarsi già al secondo refuso. Ma è anche con questa attenzione esasperata alla perfezione tipografica, alla qualità della carta, al livello complessivo di un oggetto capace di regalare un godimento quasi erotico al bibliofilo (che prima di leggerlo, lo soppesa, lo accarezza e lo sfoglia), che un editore allegramente visionario di libri “inutili” crea, seduce e mantiene il suo pubblico.

Questa inutilità è stata spiegata da Paolo Di Stefano ricordando la direzione ostinata e contraria percorsa da Vanni Scheiwiller: da un lato, l’editoria utilitarista che non conosce il proprio lettore, pubblica un libro dietro l’altro, segue le mode del momento perdendo di vista la propria identità, dall’altro un’editoria, fiorente in Italia tra la seconda metà degli anni 70 del secolo scorso e la prima metà degli anni 80, che invece conosce il proprio lettore, a cui lo lega un rapporto di fiducia.

Fedeli a sé stessi

Molte di quelle esperienze sono sopravvissute cambiando pelle (Di Stefano ha citato il caso di e/o, nata con l’intento di diffondere la letteratura dell’Europa dell’Est e poi deragliata nella saga di Elena Ferrante), mentre Henry Beyle nei suoi quattordici anni di vita non ha mai tradito il rigore formale, l’attenzione verso pagine laterali, di nicchia, per lettori-collezionisti che si vogliono bene e cercano un antidoto al rumore, alla volgarità, alla sciatteria. Una forma di resistenza al conformismo editoriale, alle librerie piene di nauseante e indistinguibile paccottiglia, ma anche, ha notato soddisfatto Scianna, una follia perseguita con un certo metodo e una sana attenzione ai bilanci. Si può stare sul mercato da puristi, insomma. Ma è anche bello quando un po’ di intransigenza viene meno: Campo non concede autografi, ma poi, di fronte all’insistenza di un simpatico lettore, che giura di avere 240 edizioni di Henry Beyle, non sembra troppo dispiaciuto di capitolare.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE