Culture

Il Marocco riconosce il diritto d'autore

Si colma così un vuoto giuridico che aveva reso il Paese una sorta di giungla per l'arte e contribuito alla diaspora di numerosi talenti

Uno scatto dal Morocco Wedding Festival
(Keystone)

Il Marocco riconosce il diritto d'autore. Un decreto adottato nei giorni scorsi dal governo introduce per la prima volta il copyright su tutti i generi d'arte, dallo spettacolo alla produzione musicale, arti letterarie e plastiche. Si colma così un vuoto giuridico che aveva reso il Marocco una sorta di giungla per l'arte e contribuito alla diaspora di numerosi talenti.

Ora, la legge riconosce la proprietà intellettuale e consente a ogni artista di seguire l'andamento delle vendite di ciascuna opera, ricavandone ad ogni vendita una percentuale. Il copyright ha una durata che si estende anche agli eventuali eredi dell'autore. Questo decreto vede finalmente la sua approvazione dopo una lunga gestazione, perché è dal 2017 che un gruppo di intellettuali s'era fatto portavoce dell'urgenza in Parlamento. Ma la bozza era poi rimasta nei cassetti, fino a che lo ha ripresentato il ministro della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, Mohamed Mehdi Bensaid.

La nuova legge include le disposizioni per formare l'Ufficio marocchino del diritto d'autore e dei diritti connessi che dovrà rilasciare autorizzazioni allo sfruttamento del diritto d'autore su internet in relazione alle opere musicali, audiovisive e visive di cui assicura la tutela in conformità alla normativa vigente. La legge sul diritto d'autore concede inoltre agli editori di giornali marocchini il diritto di ricevere un compenso in cambio dello sfruttamento digitale delle loro pubblicazioni su internet.

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