Culture

'Pietra e cemento': il ciclo di Vicari prosegue a Corzoneso

Apre il 12 settembre il secondo capitolo di ‘Vincenzo Vicari fotografo. Il Ticino che cambia’, recupero dell'immenso patrimonio recuperato dalla Città di Lugano.

La diga del Luzzone, 1964
7 settembre 2020
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Fu sì 'il fotografo di Lugano', ma Vincenzo Vicari (1911-2007) – il cui ciclo di mostre si è aperto al Masi lo scorso 28 agosto – era un frequentatore della montagna e dunque della valle di Blenio, che fotografò anche dal cielo, perché pioniere della fotografia aerea. Il 12 settembre si apre anche 'Pietra e cemento: Vincenzo Vicari e la valle di Blenio', l'esposizione alla Casa Rotonda di Corzoneso è inserita nel progetto di recupero dell'immenso archivio visivo di Vicari curato dalla Divisione Cultura della Città di Lugano. La trentina di immagini presenti a Corzoneso intendono mettere a fuoco i due temi principali che Vicari ha sviluppato in valle di Blenio: quello del Romanico e quello della realizzazione degli impianti idroelettrici che fanno capo alla diga del Luzzone.

Per riferirsi al titolo: la pietra è al centro dei due volumetti intitolati 'Ticino Romanico' pubblicati da Vicari nel 1985 che comprendono immagini in bianco e nero scattate nel corso di una certosina opera di 'censimento' di tutti i monumenti risalenti a quest’epoca sul territorio ticinese. Il secondo tema, quello del cemento, ha origine sì nella sua passione per la montagna ma soprattutto in un incarico che lo porterà a realizzare un eccezionale libro fotografico poco conosciuto il cui committente sono le Officine Idroelettriche di Blenio, che nel 1966 pubblicano il ponderoso volume 'Val Blenio', decine di immagini in bianco e nero e a colori scattate da Vicari unite a un testo storico di Guido Calgari e una dettagliatissima descrizione di tutti gli impianti costruiti tra il Luzzone e Biasca nel decennio precedente. Una cinquantina di fotografie dal libro arricchiscono la mostra, unitamente a due immagini inedite di Roberto Donetta. La mostra è visitabile fino all’11 aprile 2021 di sabato e di domenica dalle 14 alle 17 (esclusi: 26 e 27 dicembre e 2 e 3 gennaio) oppure su appuntamento: tel. 091/8711263, info@archiviodonetta.ch (maggiori informazioni su www.archiviodonetta.ch).

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