Ticino

Nel 2022 sono raddoppiate le inchieste per pornografia

Gli incarti sono passati da 37 (2021) a 71. La polizia ha aperto 468 fascicoli per reati compiuti da minori o verso la popolazione vulnerabile

In sintesi:
  • Un dato in linea con quanto rilevato sul piano nazionale
  • Arrestate 26 persone
(Ti-Press)
7 aprile 2023
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Quello della pornografia è un reato in forte aumento in Ticino. Anzi, quasi raddoppiato: gli incarti aperti sono infatti passati da 37 nel 2021 a 71 nel 2022. È quanto emerge dal rapporto pubblicato stamane dalla Sezione reati contro l’integrità della persona, cellula della Polizia cantonale che si occupa dei crimini commessi contro le fasce più deboli della popolazione: minori, anziani e diversamente abili.

Ma non solo. Nel 2022 la Sezione reati contro l’integrità della persona fa sapere di aver aperto 468 inchieste (10 in meno rispetto all'anno precedente) per reati compiuti da persone minorenni e per reati commessi contro le fasce più vulnerabili della popolazione. Andando più nello specifico, le inchieste che hanno riguardato il Gruppo Minori sono state 186, mentre quelle che hanno coinvolto il Gruppo Vittime Speciali sono state 282.

Pornografia, tendenza in linea con quanto rilevato sul piano nazionale

Come anticipato gli incarti per il reato di pornografia hanno subito un'impennata. Ma a cosa è dovuto questo aumento? Secondo la polizia i motivi sono "verosimilmente riconducibili da una parte alla facilità degli autori di fruire di materiale illegale, dall’altra alla sempre maggiore attenzione delle autorità al tema, che si traduce in un monitoraggio capillare e sempre più tecnico degli scambi di file dal contenuto illegale tramite internet". Per tale ragione l'attenzione e gli sforzi della Sezione "restano sempre elevati". C'è anche da dire che il fenomeno non è solo ticinese. Le cifre riscontrate nel nostro cantone sono in linea con quanto rilevato sul piano svizzero.

Con le manette ai polsi 26 persone

Fra i numeri snocciolati nel rapporto anche quelli inerenti agli arresti: 26 in totale. Sette per atti sessuali con fanciulli, quattro per coazione sessuale, una per tentata coazione sessuale, tre per violenza carnale, due per violenza carnale tentata, due per coazione, due per sequestro di persona e rapimento, due per infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti, due per pornografia e una per un decreto d’espulsione.

Maltrattamenti, l'altra piaga

Per quanto concerne invece le indagini per maltrattamenti se ne contano 48 (nel 2021 invece sono stati 55 i casi). "Questo tipo d’interventi avviene coordinandosi con le Autorità regionali di protezione (Arp) e con i servizi di protezione dei minori – afferma la Sezione –. Al fine di garantire il migliore benessere possibile ai minori coinvolti e un’adeguata presa a carico delle situazioni anche al di fuori del contesto penale".

Inoltre sono poi state 51 le segnalazioni per reati violenti (che vanno dalle risse, alle aggressioni, lesioni, fino alle vie di fatto e liti/discussioni) che hanno coinvolto minorenni. Il dato è sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente.

"Va precisato che il diritto penale minorile prevede due concetti complementari – spiega la polizia –. Quello della pena e quello delle misure, che hanno lo scopo di proteggere e di sensibilizzare. In questo senso, e guardando all’attività generale dello GMin, sono stati svolti anche numerosi colloqui conciliativi con i minori agendo in modo parallelo all’attività sanzionatoria. Uno degli scopi dei colloqui conciliativi, che sono autorizzati dal magistrato dei minorenni, è proprio quello di permettere alle parti di esprimersi sulla fattispecie, trovare un accordo ed evitare quando possibile l’apertura formale di un procedimento penale".

Prevenzione

Sul piano della prevenzione, il Gruppo Visione Giovani lo scorso anno è stato sollecitato in tutto 708 volte, con richieste di aiuto da parte dei familiari ma anche dalle direzioni dei vari istituti scolastici. Gli e le agenti hanno svolto 473 interventi di prevenzione nelle scuole, 262 colloqui di conciliazione con i minori e con le famiglie.

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