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‘Avvocati, meno generalisti e sempre più specialisti’

Gianluca Padlina alla sua ultima partecipazione in veste di presidente dell’Ordine a una cerimonia per l’avvenuta promozione di nuovi legali. A ventotto il brevetto

Ieri all'Usi la cerimonia per la promozione dei nuovi avvocati (Ti-Press)
19 giugno 2021
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Quella di ieri a Lugano è stata la sua ultima partecipazione, in veste di presidente dell’Ordine, a una cerimonia per l’avvenuta promozione di nuovi avvocati. «Beh, anche stavolta ho provato una certa emozione nel vedere dei giovani che dopo un lungo e faticoso percorso formativo conseguono il brevetto», dice alla ’Regione’ Gianluca Padlina, il cui mandato biennale alla testa dell’Oati, l’Ordine ticinese degli avvocati, si concluderà tra pochi mesi, a settembre. «Gli anni universitari dedicati allo studio del diritto non sono una passeggiata e l’esame per l’ottenimento del titolo è molto esigente. Ma per questi giovani - avverte il legale sottocenerino - non meno impegnativo sarà l’esercizio della libera professione e qui oltre alle nozioni apprese conta il carattere, conta la personalità».

Presidente Padlina, il numero di avvocati aumenta ancora, c’è lavoro per tutti in Ticino?

Le rispondo così. Il titolo di avvocato non è solo indispensabile per poter svolgere l’attività forense, ma è sempre più richiesto in altri contesti lavorativi. E se non figura tra i requisiti imprescindibili per essere assunti, il possesso del brevetto costituisce spesso un titolo preferenziale. Le imprese hanno bisogno, più che in passato, di avvocati o di giuristi specializzati. Stesso discorso per l’amministrazione pubblica. Questo fabbisogno è da ricondurre alla crescente complessità della nostra società. Senza dimenticare la possibilità di candidarsi a una funzione in magistratura. Insomma, non c’è solo la libera professione.

Una società viepiù complessa...

E viepiù normata. Come presidente dell’Ordine degli avvocati ho del resto segnalato a più riprese la tendenza, anche in Svizzera, a quella che viene definita ipertrofia legislativa. Il che non è sempre un bene.

Più leggi, più avvocati?

Oggi si tende a voler trovare nelle leggi la soluzione a qualsiasi problema. È una tendenza che si riscontra sia a livello nazionale che sul piano internazionale, in tutti gli organi legislativi ai quali è appunto affidato il compito di allestire e adottare i testi normativi. Alcune leggi vengono però confezionate in fretta e furia sull’onda degli eventi e delle emozioni, con il rischio di non soppesare tutti gli aspetti. L'equazione più leggi più avvocati non è automatica ma sicuramente la complessità normativa determina un fabbisogno accresciuto di interpreti delle norme.

Torniamo alla cerimonia a cui ha appena partecipato. Quanti erano i candidati all’esame per il conseguimento del brevetto di avvocato?

Alla sessione primaverile 2021 si sono presentati in trentasei. Ventotto i promossi. Non tutti quindi ce l’hanno fatta, a dimostrazione che la prova scritta e quella orale organizzate dalla commissione esaminatrice nominata ogni due anni dal Tribunale d’appello e composta di magistrati e di avvocati, quest’ultimi proposti dall’Ordine, sono alquanto impegnative. Richiedono una solida preparazione.

Quando si parla di preparazione all’esame per il titolo, si parla anche di praticantato dopo la laurea in diritto.

L’importante è che nei due anni di praticantato il giurista fresco di studi faccia esperienza un po’ in tutti gli ambiti del diritto: civile, penale, amministrativo. E ciò proprio in vista dell’esame per il brevetto. Oggi non è sempre scontato perché in Ticino come nel resto della Svizzera il trend che si registra è quello della specializzazione degli studi legali dove fare lo stage. Da quanto mi consta, per il momento l’offerta di posti di praticantato riesce comunque a soddisfare la domanda. E in generale i 'maître de stage' si impegnano per permettere ai praticanti di fare esperienza in tutti i campi. Agli aspiranti avvocati si consiglia ad ogni modo di fare anche un periodo di alunnato giudiziario presso un'autorità giudiziaria per capire aspetti e sviluppi del contenzioso e come si formano le sentenze dei magistrati. L’alunnato giudiziario non è obbligatorio ma, secondo me, è da consigliare assolutamente. Va poi ricordata una recente importante decisione.

Quale?

Mi riferisco alla sentenza della Corte dei reclami penali che ha riammesso nei processi penali i praticanti: quest’ultimi possono quindi andare in aula a sostenere la difesa anche senza la presenza fisica degli avvocati responsabili della loro formazione, i ’maître de stage’. È stata una decisione, quella della Crp, davvero importante: sostenere la difesa in aula, e quindi esporre tesi e argomenti in un’arringa, è un momento fondamentale nella formazione di un avvocato.

 

I promossi

I ventotto nuovi avvocati sono - comunicano Tribunale d'appello e  Oati - Clelia Bellaggio, Yassin Benhamza, Milo Bernasconi, Saliba Betar, Orlando Bianchetti, Francesco Brenni, Filip Cerimanovic, Laura D’Amario, Sonja Dobrijevic, Chiara Donati, Alexandra Dragoni, Andreea-Roxana Faldarini, Adam Ferrari, Valentina Ferrari, Chiara Foletta, Sandra Gabutti, Emanuele Ganser, Sabina Ghidossi, Lara Ghirardelli, Ivan Lucchini, Stefano Marinetti, Arianna Menegola, David Mrad, Simona Respini, Federico Scherrer, Simone Tosi, Jonathan Alexis Velo, Silvia Zwahlen.

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