Ticino

Alleanza Plr-Ppd, si cerca il quorum

La Direttiva del partito liberale radicale intende avere il più ampio consenso interno sull’intesa elettorale con i popolari democratici

Il presidente del Pr Bixio Caprara (Ti-Press)
23 luglio 2019
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Quorum qualificato dei delegati e voto a scrutinio segreto. Si stanno delineando i contorni della prevista discussione, in seno al comitato cantonale del Plr, della possibile congiunzione delle liste con il Ppd per la corsa alle elezioni federali di ottobre. Come annunciato da tempo, il ‘parlamentino’ liberale radicale si riunirà il prossimo 1° agosto.

“La decisione di approfondire l’ipotesi di collaborazione con il Ppd in vista delle elezioni federali ha suscitato un grande interesse e dibattito nella base del Plr”, si legge in una breve nota stampa in cui si comunica che l’accesso alla Sala comunale ex Bic di Melide “sarà aperto a tutti i rappresentanti della base liberale radicale”. Gli interventi e il diritto di voto, come da statuto (art. 51), sono invece riservati ai soli delegati del partito. «Lo statuto prevede che le decisioni prese dal Comitato debbano avvenire con la maggioranza semplice e a voto palese.

Su proposta della Direttiva Plr, prima di esprimersi sull’eventuale congiunzione con il Ppd, i delegati potranno decidere sull’introduzione di un quorum e sul fatto che il voto sulla congiunzione debba avvenire a scrutinio segreto», ci dichiara Andrea Nava, segretario cantonale del Plr. Non è noto a che altezza verrà posta l’asticella del quorum. «Dalla base sono giunte richieste di avere una maggioranza qualificata, non accontentandosi di quella semplice (50% +1 dei delegati), affinché ci sia la più ampia condivisione su un’eventuale congiunzione con il Ppd», precisa Nava. Insomma, non si vuole che un’alleanza elettorale storica sia appoggiata da una maggioranza risicata. Da qui anche il voto segreto che lascia più libertà di espressione ai delegati.

L’altra novità è l’esclusione dei media dalla sala. Il comitato cantonale, per intenderci, si svolgerà a porte chiuse lasciando ai giornalisti presenti solo un ‘point de press’ tenuto dal presidente Bixio Caprara al termine della seduta. Anche questa è una prima per il Plr, partito storicamente noto anche per la sua dialettica interna ‘pubblica’. «Capisco l’esigenza dei media, ma anche in questo caso la Direttiva ha ritenuto che la discussione interna sarebbe stata più franca, serena e schietta senza la presenza dei media. Lo sviluppo della discussione e le parti più importanti del dibattito saranno comunque riportate in modo trasparente dal presidente Caprara al termine del comitato cantonale», conclude Andrea Nava. Oggi abbiamo tentato di contattare il presidente del Plr proprio per avere una sua breve reazione sulle novità all’ordine del giorno del comitato cantonale.

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