Mendrisiotto

Chiasso mantiene il moltiplicatore all’88%

Il Preventivo 2024 è nelle cifre rosse per 864mila di franchi, inferiore rispetto allo scorso anno. In aumento gli investimenti

Novità sul Centro Ovale
(Ti-Press)
31 ottobre 2023
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Nel 2024 Chiasso vede rosso. Per il Preventivo 2024, l’esecutivo stima infatti una perdita di 864mila franchi. Una diminuzione del deficit rispetto al 2023, per il quale era stata stimata una perdita di quasi 1,4 milioni di franchi. A rimanere uguale è invece il moltiplicatore d’imposta, che resta fisso all’88%, dopo essere sceso nel 2023 dalla quota 90 che veleggiava dal 2018. «La decisione del Municipio – ha spiegato il sindaco Bruno Arrigoni – è dovuta al fatto che ci sono troppe variabili e diversi costi da affrontare per poter ipotizzare una diminuzione». E ciò a fronte di un gettito che assomma a 26,9 milioni di franchi. Per il prossimo anno il fabbisogno ammonta invece a 27 milioni e 800mila franchi.

Ad accompagnare il sindaco nella presentazione del Preventivo 2024, era presente Marco Ferrazzini, nuovo responsabile finanziario al posto di Claudio Bernasconi che è andato in pensione dopo 35 anni di servizio.

Accumulo di cantieri

A toccare Chiasso, come anche gli altri Comuni del territorio, vi è sicuramente la difficile situazione macroeconomica dettata dalla guerra in Ucraina e in Medio Oriente, ma anche l’inflazione, l’oscillazione dei mercati finanziari e dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Impatterà poi sul gettito delle persone fisiche e sulle imposte alla fonte le modifiche legislative, in particolare in merito alla Legge tributaria e al Regolametno sull’imposta alla fonte.

«Abbiamo inoltre numerosi cantieri aperti – fa sapere il sindaco – che fanno ancora riferimento a un messaggio municipale di un credito quadro votato durante la pandemia di 2,1 milioni di franchi in cui erano stati distribuiti alcuni crediti di progettazione ad architetti locali per delle ristrutturazioni di nostri edifici. Cantieri che si sono un po’ accumulati per ritardi nella fornitura del materiale o per gli strascichi lasciati dalla pandemia e per i quali bisognerà pagare».

In particolare, si fa riferimento al credito per il risanamento degli asili d’infanzia e delle palestre in via Soave; alla ristrutturazione del Palapenz; ai lavori allo stand di tiro della Rovagina che sono prossimi all’avvio e «proprio in questi giorni sta anche cominciando il cantiere di smantellamento delle vecchie strutture dell’Ufficio tecnico con la nuova progettazione».

Evergreen ed ex Fernet Branca

Si gonfiano dunque, rispetto al Preventivo 2023, gli investimenti stimati, 300mila franchi in più, per un totale di sei milioni e 925mila franchi. Non mancano poi gli investimenti privati, per i quali sono attesi nuovi arrivi di persone giuridiche, «che – stando alle parole di Arrigoni – promettono bene». Tra questi spicca il grande complesso che in piazza Elvezia ha preso il posto dell’ex Fernet Branca, all’interno del quale le prime aziende si stanno già installando e il famoso uovo della cittadina, l’ex Centro ovale. Struttura che ospiterà competizioni di videogiochi di livello agonistico, gli e-sport.

«Speriamo che sia la volta buona – ha commentato il sindaco –, data la sfortuna che questo centro ha avuto in passato. Credo che per non ripetere gli stessi errori, debba essere un centro che propone qualcosa di nuovo, senza replicare qualcosa che c’è già».

Il fabbricato Trecor lascia spazio a uffici

Tra gli investimenti privati non è mancata una menzione al sedime dell’ex fabbrica di orologi Trecor, dove i lavori sono stati temporaneamente interrotti a causa di un inquinamento del sottosuolo. Il fabbricato con la sua storia operaia lascerà, insomma, il posto alle Illiar Towers. Nei piani dei promotori in futuro si innalzeranno, infatti, tre edifici parte di un centro direzionale in grado di accogliere uffici e spazi amministrativi – a occuparli pure alcune start-up – e, nelle intenzioni, pure un ristorante. E infine, «in via Lavizzari è previsto un nuovo stabile per appartamenti».

Le spese correnti

Dal Preventivo 2024 emerge un totale delle spese stimato a quasi 75mila franchi. Tra quelle più significative compare la spesa per il personale (di 39milioni di franchi), in aumento di 520mila franchi per gli scatti salariali. «Nel 2023 è stato elargito 0.50% per l’adeguamento delle scale salariali e un rincaro del 2%. Quest’anno invece non è previsto alcun rincaro».

Aumentate di 694mila franchi le spese per beni e servizi, crescita dovuta principalmente a maggiori perdite per abbandoni, carenze e condoni e manutenzioni stabili. In aggiunta anche le spese finanziarie di 375mila franchi dovute all’aumento dei tassi d’interesse sui prestiti passivi e le spese di trasferimento di 1 milione e 22mila franchi legate all’aumento dei contributi da versare al Cantone e un nuovo contributo per il risanamento della Cassa pensione per un valore di 250mila franchi a favore dei collaboratori.

‘Bisogna avere una visione allargata’

I debiti verso terzi, comunica il sindaco, non sono aumentati. Sono rimasti a quota 100 milioni. «Abbiamo parecchie strutture sul territorio che datano degli anni del boom di Chiasso (dagli anni ‘60 fino agli Ottanta) alle quali bisogna mettere mano. L’alternativa, e sarebbe un vero peccato, sarebbe quella di chiuderle definitivamente. Come strategia stiamo cercando un coinvolgimento regionale come è già avvenuto per esempio per la pista di ghiaccio. Non si può più ragionare di Comune in Comune ma bisogna avere una visione un po’ più allargata».

E a proposito di visioni allargate, anche il tema dell’aggregazione era all’ordine del giorno. «Il Consiglio di Stato – conclude Arrigoni – ha dato l’okay e all’inizio di novembre ci sarà un primo incontro con i sindaci e con il Cantone». La consultazione popolare è attesa per il 2025. Nessuna novità invece per quanto riguarda la fermata InterCity tra Chiasso e Mendrisio.

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