Luganese

Referendum riuscito per salvare l'ex casa comunale di Lugaggia

Il comitato referendario è riuscito a raccogliere 892 firme per evitare la vendita dello stabile, fino a poco fa sede della Polizia Torre di Redde

Il retro dello stabile, quando ospitava ancora la sede della polizia
(Archivio Ti-Press)
19 febbraio 2024
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Per evitare la vendita dell’ex casa comunale di Lugaggia servivano 735 firme, ovvero il 15% degli iscritti nel catalogo elettorale di Capriasca. Il comitato referendario è riuscito a raccoglierne 892, quindi il destino dello stabile verrà deciso da una votazione popolare, che si svolgerà presumibilmente dopo le elezioni comunali. “La storia – si legge nel comunicato – affonda le sue radici in una politica farraginosa e poco lungimirante nella gestione e valorizzazione del parco immobiliare pubblico. L’ultimo capitolo, in occasione dell’ultimo Consiglio comunale del 2023, ha visto il Legislativo votare la proposta municipale di alienazione della ex casa comunale di Lugaggia. La manovra è stata osteggiata da tutto il fronte progressista (Ps-Verdi-Pac-Pc e indipendenti) e da una qualificata rappresentanza del Centro. Ma non è bastato. Da qui la volontà di lanciare un referendum, con la speranza che l’appello fosse raccolto anche da cittadini di altri schieramenti politici”.

Secondo i referendisti, l’edificio che fino a pochi mesi fa ospitava la sede della Polizia Torre di Redde, si presterebbe per ospitare da subito attività diversificate, sia lucrative, sia sociali. “Già lo scorso autunno aveva bussato alla porta del Municipio un gruppo di persone interessate a insediarvi un asilo nido, operazione che andrebbe ad affiancare l’unica struttura analoga presente sul vasto territorio di Capriasca. I promotori del referendum, durante la raccolta delle firme, hanno ventilato numerose altre possibili destinazioni”.

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