Luganese

Taglio del nastro per il Liceo di Lugano 3

Inaugurato ufficialmente l'istituto scolastico temporaneo sorto a Viganello. Ospiterà gli studenti per una decina d'anni

In sintesi:
  • La struttura fungerà da punto d’appoggio per gli studenti dei licei, in attesa che la ristrutturazione degli altri edifici, o la costruzione, nel caso di Agno, venga ultimata
  • La fine dei lavori è prevista per il 2026 (Lilu1), 2031 (Lilu3), 2032 (Lilu2)
Da sinistra, Daniele Sartori, Marina Carobbio Guscetti e Gianmarco Zenoni
(Ti-Press)
26 gennaio 2024
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È in una giornata quasi primaverile che è stato ufficialmente inaugurato, venerdì, con tanto di taglio del nastro, l’istituto scolastico temporaneo del Liceo 3 di Lugano. Il termine ‘ufficialmente’ è d’obbligo, dato che in realtà gli studenti di prima, seconda e terza liceo lo frequentano già dal 28 agosto, quando è iniziato l’anno scolastico. «Sin dall’apertura – ha detto Gianmarco Zenoni, direttore del nuovo liceo –, superata l’incertezza della novità, allieve, allievi e docenti si sono impegnati insieme per creare un ambiente di lavoro e apprendimento serio e stimolante e al contempo accogliente, dinamico e rivolto all’ascolto».

La struttura fungerà da punto d’appoggio per gli studenti dei licei, in attesa che la ristrutturazione degli altri edifici, o la costruzione, nel caso di Agno, venga ultimata. La fine dei lavori è prevista per il 2026 (Lilu1), 2031 (Lilu3), 2032 (Lilu2). Gli studenti delle scuole medie di Lugano centro, invece, seguono le lezioni nello stabile Mizar di Molino Nuovo (di proprietà della SwissLife), fino a quando, nel 2032, potranno trasferirsi nella nuova sede definitiva, situata all’interno del Parco Ciani, nei pressi dello stesso LiLu1.

Qualità e non quantità

L’aggiunta di un terzo liceo non dev’essere interpretata come una promozione della formazione liceale, bensì come un incremento della qualità della formazione. Come ha spiegato infatti il Capo della sezione dell’insegnamento medio superiore, Daniele Sartori: «Nel Luganese abbiamo circa 2’000 allieve e allievi liceali che fino all’anno scorso erano suddivisi su due sedi: circa 1'200 al Liceo di Lugano 1 e circa 800 al Liceo di Lugano 2, mentre la dimensione ideale per un liceo è di 600-700 allievi, con circa 70-80 docenti, com’è il caso di Bellinzona, Locarno e Mendrisio. Questa dimensione, oltre a permettere un’offerta formativa adeguata, favorisce la dimensione umana della scuola, permettendo la conoscenza reciproca fra allievi e docenti».

Non che il numero dei liceali ticinesi non stia crescendo. «Il Ticino, negli anni – ha precisato infatti la direttrice del Decs, Marina Carobbio Guscetti –, ha visto crescere il numero di allieve e allievi che hanno intrapreso studi liceali (dai 3’850 complessivi del 2001 agli oltre 5’000 attuali) e questo ha comportato l’esigenza di aggiungere un istituto agli altri già esistenti». La consigliera di Stato ha inoltre posto l’accento sulla qualità dell’insegnamento nel nostro cantone, dato che il Ticino vanta il secondo tasso più alto di maturità liceali a livello nazionale, e che chi consegue questo tipo di formazione, ottiene in seguito ottimi risultati anche negli studi universitari successivi. Il Ticino è infatti al secondo posto tra i cantoni con il tasso di diplomi più alto ottenuto in un’università svizzera o un politecnico federale.

Una giornata speciale

Nel giorno dell’inaugurazione, gli allievi – che come detto non comprendono quelli del quarto anno, che si è deciso di far continuare a frequentare il vecchio edificio per dar loro continuità in vista degli esami finali – hanno avuto la possibilità di svolgere degli studi speciali. Per l’occasione, gli studenti hanno approfondito le tematiche relative alla promozione della salute e del benessere, alla Giornata della Memoria e al viaggio. Una scelta che ben si inquadra con la formazione liceale in genere che, come ha affermato Carobbio Guscetti, «offre agli studenti la possibilità di acquisire solide conoscenze di base, adatte al livello secondario II, e favorire la formazione di uno spirito d’apertura e la capacità di un giudizio indipendente, elementi centrali per lo sviluppo delle giovani e dei giovani di questo cantone. I licei non mirano a una formazione specialistica o professionale, bensì privilegiano una formazione ampia, equilibrata e coerente che dia la maturità necessaria per intraprendere studi superiori».

Un progetto da quasi 50 milioni

Ricordiamo che il credito stanziato dal Gran Consiglio nel 2021 ammontava a 47,65 milioni di franchi, destinati ad avviare la totale riorganizzazione del sistema scolastico-liceale del Luganese. Per la precisione, erano stati chiesti 7,26 milioni di franchi per l’adattamento degli spazi interni dello stabile Mizar (che in origine avrebbe dovuto ospitare il polo bio-medicale); altri 5,3 milioni, invece, erano stati previsti per l’ampliamento e l’adattamento delle strutture prefabbricate già facenti parte del comparto del Palazzo degli studi all’interno del Parco Ciani; mentre i restanti 35 milioni erano stati richiesti per la costruzione degli edifici provvisori. Riguardo a questi ultimi, 21, sono stati utilizzati per la costruzione dell’edificio inaugurato quest’oggi, e i rimanenti 14 sono stati invece utilizzati innanzitutto per fornire le aule scolastiche del materiale necessario, vale a dire banchi, lavagne, beamer e altro, oltre che per cablaggi, allacciamenti e tasse di vario genere.

Il Liceo di Lugano 1 è stato di fatto il primo liceo cantonale, costruito nel 1852, mentre il fratello minore, il Liceo 2 a Savosa, aprì i battenti nel 1982. Riguardo alla loro futura denominazione, una volta terminata la costruzione del LiLu3, Sartori ha auspicato che fosse possibile trovare dei nomi veri e propri, anziché la semplice denominazione numerica.

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