Luganese

Pulmino scolastico: servizio o disservizio?

È attorno a questa tematica che la consigliera comunale per i Verdi di Lugano Mengotti interroga la Città

Tocca alla Città rispondere
(Ti-Press)
23 giugno 2023
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Il pulmino scolastico: servizio o disservizio? È attorno a questo quesito che sviluppa l’interrogazione inoltrata alla Città firmata dalla consigliera comunale per i Verdi di Lugano Marisa Mengotti, a seguito di alcune segnalazioni per il tragitto casa-scuola-mensa per i piccoli allievi delle scuole elementari dell’Istituto scolastico comunale e in particolar modo della scuola di Probello a Pregassona.

Una raccolta firme senza risposta

La nostra società, scrive l’interrogante, “si propone di offrire molteplici servizi alla popolazione residente in maniera equa e adeguata alle diverse esigenze. Quando però il servizio non è accessibile a tutti, si rischia di generare involontariamente dei disservizi ai cittadini che, seppur bisognosi, non possono usufruirne”. Già alcuni anni or sono, scrive ancora Mengotti, i genitori di Pregassona alta hanno indetto una raccolta firme per segnalare la problematica alle autorità competenti, senza ottenere risposta”.

I numerosi quesiti rivolti alla Città

Motivo per il quale la consigliera comunale pone all’esecutivo le seguenti domande: da chi è gestito il servizio del pulmino scolastico? Con quali risorse viene finanziato? Quali sono i costi che devono sostenere le famiglie? Sono proporzionali al reddito? E ancora: tutti i residenti che hanno chiesto di poter usufruire del servizio hanno potuto farlo? Chi decide questi requisiti? Si dà priorità alle famiglie con entrambi gli adulti che lavorano? Alle famiglie più numerose o meno abbienti?

‘Non è una disparità di trattamento?’

Nel caso in cui il servizio fosse garantito solo per gli allievi di alcune sedi scolastiche, “non crede il Municipio che sia una disuguaglianza di trattamento tra i residenti dei vari quartieri? Se è un servizio al quale possono accedere solo determinati allievi perché vivono in determinate località non è una disparità di trattamento tra i contribuenti?”. Toccherà ora all’esecutivo fornire un riscontro.

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