Luganese

È morto a Lugano Franco Rosso: fu pioniere del turismo in Africa

Aveva 94 anni e viveva in Ticino da molto tempo. Fondò l'omonimo gruppo italiano dedicato ai viaggi organizzati, poi ceduto ad Alpitour

In sintesi:
  • Era considerato “il re del turismo”: negli anni 70 organizzò i primi voli charter per il Kenya
  • Ceduto il ramo viaggi, seguiva da Lugano la catena Planhotel Group Resorts
(Foto: Twitter)

Si era innamorato dell'Africa che aveva sognato fin da piccolo grazie ai racconti del padre che lì aveva lavorato come capocantiere. E, grazie a lui, tanti italiani – in uno dei "grandi viaggi della vita" – l'hanno conosciuta e visitata. Ma non solo Africa, visto che dal primo ufficio turistico aperto a Torino (Piemonte) ha creato un impero di viaggi organizzati e ha scritto la storia di questo settore. Franco Rosso, pioniere del turismo italiano e fondatore dell'omonimo gruppo italiano Francorosso, è morto a 94 anni a Lugano, dove si era stabilito da ormai molti anni. Ad annunciare la scomparsa i figli Sara, Paolo e Alessandro. I funerali si terranno dopodomani presso il tempio crematorio di Lugano.

"Addio a Franco Rosso, l'uomo a cui dobbiamo l'invenzione dei viaggi organizzati, definito ‘re del turismo’ che tanto ha dato al comparto e all'Italia", ha scritto in un tweet la ministra italiana del Turismo Daniela Santanchè. Era il 1953 quando Rosso fondò il suo primo ufficio a Torino con proposte per l'epoca "futuristiche": i viaggi in Europa e il primo catalogo di crociere.

Da qui la crescita negli anni del boom economico fino alla grande novità proposta al pubblico italiano negli anni 70: i viaggi in Africa e i safari in Kenya. Verso Nairobi (Kenya) è proprio il signor Rosso – come lo chiamavano i suoi dipendenti – che organizza il primo volo charter dall'Italia.

E lui stesso non si separa più dalla magia del continente nero, tanto da passarci fino a sei mesi l'anno, fino a tarda età. "Tutti consideravano il Kenya solo per i safari – aveva detto in un'intervista a MalindiKenya.net, portale degli italiani in Kenya –, ma io ero convinto che la costa avesse grandi potenzialità: il clima favoloso, la natura vergine, la gente cordiale, la differenza minima di fuso orario che la faceva preferire alle mete caraibiche.

I voli charter avrebbero avvicinato ancor di più l'Europa alle belle spiagge e ai mari caldi, soprattutto nei mesi invernali. In Kenya mancavano solo le infrastrutture... e non era poco". Negli anni 90 arriva la cessione del ramo viaggi ad Alpitour, ma continua a coltivare la sua passione per il settore seguendo da Lugano, assieme alla famiglia, la catena alberghiera Planhotel Group Resorts, società con tredici strutture nel mondo, di cui sette di proprietà. Quattro di queste si trovano ovviamente in Kenya, il suo "grande amore".

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