Luganese

Lugano concede la colonia di Breno ai profughi ucraini

Il Municipio cittadino in accordo con l’esecutivo di Alto Malcantone tende la mano a chi fugge dalla guerra e prepara il terreno per l’integrazione

Una veduta dall’alto di Breno, frazione di Alto Malcantone
(Ti-Press/Archivio)
3 aprile 2022
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Il Municipio di Lugano, in accordo con l’esecutivo di Alto Malcantone, ha messo a disposizione del Cantone, a partire da oggi, lunedì 4 aprile, la scuola fuori sede di Breno, di proprietà della Città, per la prima accoglienza dei rifugiati ucraini. Le autorità politiche dei due Comuni hanno avvisato e ringraziato anticipatamente la popolazione. L’arrivo in Ticino delle persone in fuga dall’Ucraina devastata dalla guerra ha suscitato la reazione umanitaria di numerose persone, mobilitando la solidarietà di Comuni e cittadinanza. Rispondendo alla richiesta del Cantone – alla ricerca di strutture pubbliche di accoglienza – la Città di Lugano ha deciso, in accordo con le autorità di Alto Malcantone, di mettere a disposizione la Scuola verde situata in territorio di Breno.

Ospitalità fino al 31 luglio

Fino al prossimo 31 luglio, la colonia – che ha festeggiato i 100 anni nel 2018 – ospiterà una trentina di profughi ucraini, soprattutto donne e bambini, che giungeranno a gruppi. Il Cantone deciderà quali profughi saranno indirizzati a Breno, quale sarà la durata del soggiorno e la successiva assegnazione a un alloggio definitivo, facendo capo anche a quelli messi a disposizione dai privati. Lo scopo della prima accoglienza è quello di fornire ai rifugiati sostegno e informazioni, avviando il processo d’integrazione. Il coordinamento della sede è stato affidato alla Protezione civile Lugano Città e l’operatività è garantita anche dal personale già impiegato nella struttura. Una giornata alla settimana un operatore scolastico proporrà ai profughi attività di conoscenza del territorio. La Città ha di conseguenza annullato la tradizionale settimana verde fuori sede degli alunni di terza elementare. In sostituzione del soggiorno a Breno, l’Istituto scolastico di Lugano proporrà agli alunni delle attività diurne alternative, quali escursioni nel Luganese e in particolare nel Malcantone, attività sportive e ricreative nella natura, visite nei musei e un’uscita in battello, grazie alla Società Navigazione Lago di Lugano.

‘Ora, come con i soldati polacchi’

Giovanni Berardi, sindaco di Alto Malcantone, interpellato dalla Regione, assicura che «la popolazione è stata informata, siccome l’arrivo di un certo numero di persone sul territorio avrà un impatto, poi vorremmo essere pronti a interagire con loro. Per il Malcantone, è una sorta di analogia di quanto successo durante la Seconda guerra mondiale quando, attraverso il Jura, giunsero diversi soldati polacchi che vennero smistati nei cantoni e anche qui. Come allora vennero accolti bene dalla popolazione i soldati che riuscirono a farsi voler bene realizzando diverse opere nel territorio, anche oggi vorremmo che non ci siano problemi e che l’accoglienza funzioni bene. Abbiamo già dei volontari che si sono messi a disposizione per proporre momenti di animazione o supporti di vario genere».

Struttura nata nel 1900

La colonia climatica luganese è nata nel 1900, per accogliere i bambini delle fasce meno abbienti e fornire loro cure e nutrizione adeguate in un contesto di vita sano. Dopo un primo periodo in Capriasca, nel 1918 è stata trasferita a Breno. Fra la prima e la seconda guerra mondiale la struttura ha accolto fino a 240 bambini. Dall’inizio degli anni 90 del secolo scorso l’edificio ospita la Scuola verde, dove le classi III elementari delle scuole luganesi seguono una settimana di attività didattiche incentrate su geografia, storia e conoscenza del territorio. Per una durata di circa tre mesi, la scuola verde accoglierà ora i rifugiati ucraini.

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