Luganese

Villaggi traditi? 'È un processo alle intenzioni'

La replica del sindaco di Lugano Marco Borradori: 'Per il Piano direttore comunale, il lavoro riguarda proprio i rapporti centro-periferia'

Il sindaco di Lugano Marco Borradori (Ti-Press)
15 aprile 2021
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Quello di villaggitraditi.ch «è un processo alle intenzioni: al Piano direttore comunale stiamo lavorando proprio sui rapporti fra centro e periferia e fra nuclei costruito e aree verdi che sono molto delicati. Non abbiamo ancora finito. Posso accettare critiche relative al ritardo. Ma nei prossimi due anni concluderemo i lavori e potranno vedere anche loro l'esito delle riflessioni portate avanti dall'intero Municipio sulla base degli approfondimenti chiesti a studiosi di livello svizzero». Replica così il sindaco di Lugano Marco Borradori all'articolo pubblicato ieri (oggi sull'edizione cartacea). «Gli approfondimenti proseguono con incontri regolari fra il Municipio e i gruppi scelti – prosegue il sindaco –. Ne sceglieremo uno nei prossimi mesi. Contrariamente a quanto sostengono i promotori del sito, abbiamo idee molto chiare». In effetti, la tempistica combacia con quanto annunciato da Palazzo civico lo scorso novembre.

Glamping, 'è normale che non piaccia a tutti'

Per quanto riguarda, invece, il Glamping previsto a Carona, continua Borradori «capisco ed è lecito che in paese ci sia una parte della popolazione che non vuole questo progetto. Mi preme tuttavia sottolineare che il Glamping rientra in un progetto omogeneo per salvare anche la piscina, questo è l'aspetto importante. Piscina che ha dati di affluenza veramente scarsi per poter garantire il mantenimento. Il progetto permetterà di creare un luogo con una vitalità e un'attrattività in grado di dare nuova vita alla piscina». Non solo. «Noi come Municipio l'abbiamo proposto e il Consiglio comunale l'ha accettato alcuni mesi fa in maniera piuttosto chiara, eliminando la biopiscina – spiega Borradori –. Ho incontrato verso agosto-settembre dell'anno scorso, assieme ai miei colleghi di Municipio, queste persone critiche nei confronti del progetto. Gli abbiamo detto che comprendiamo le obiezioni, ma attenzione perché continuare a criticare tutto vuol dire non fare niente e non far avanzare il paese». A Carona, assicura il sindaco, «abbiamo veramente fatto diverse cose». Questo è riconosciuto anche dal presidente della commissione di quartiere. Sì però, le commissioni sono per metà composte e nominate da membri di partito... «Siamo ancora in una fase di rodaggio, non è facile riuscire a capirci per noi e nemmeno per loro. Riconosco che abbiamo fatto degli errori e non sempre informiamo con il dovuto anticipo le commissioni. Cerchiamo di migliorarci. Però per quanto riguarda Carona e, in generale per tutti gli altri quartieri, gli impegni che ci siamo presi li abbiamo rispettati».

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