Luganese

Casinò e fallimento annullato, due ricorsi

La Banca popolare di Sondrio contesta l'annullamento; la Curatela presenta un controricorso che chiede di respinger quello della Bps

(Ti-Press)
10 aprile 2019
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Di male in peggio, ma forse no. La notizia che la Banca popolare di Sondrio (Bps) aveva deciso di impugnare in Corte di Cassazione la sentenza della Corte d’Appello di Milano che annullava per un vizio di forma il fallimento della Casinò Campione Spa, società di gestione della casa da gioco è stata letta come definitiva mazzata. 
Il ricorso alla Suprema Corte congela l’attuale stato dell’arte, con la  prospettiva di allungare la chiusura del Casinò per 24-30 lunghissimi mesi, con conseguenze definitive per l’enclave, la cui resurrezione è possibile solo se riapre la casa da gioco. Dopo aver annunciato uuna possibile riesumazione della Casinò Campione Spa, ‘laRegione’ è in grado di ricostruire uno scenario che sembra aprire spiragli di speranza. All’impugnazione in Corte di Cassazione della Bps che vanta crediti per una quarantina di milioni di euro, a giorni dovrebbe seguire un ricorso incidentale davanti ai giudici della Suprema Corte da parte della curatela. Un controricorso per chiedere agli “ermellini” romani di respingere quello della banca. Ricorso e controricorso strumentali per consentire alla Casinò Campione Spa di predisporre un nuovo piano di ristrutturazione del debito, da presentare ai giudici della sezione fallimentare. 
«La predisposizione di un piano credibile necessita tempi non conciliabili con la data del 13 maggio fissata dai giudici di Como per il nuovo processo che dopo l’impugnazione della banca è stato annullato» afferma Giorgio Zanzi, commissario prefettizio, proprietario unico della casa da gioco, il cui ruolo è determinante per il futuro del ''sistema Campione''. Non foss'altro per indicare alla politica romana le strade da percorrere. Insomma, impugnazione e ricorso incidentale, possono essere letti anche come un modo di prendere tempo, per consentire a tutti i soggetti in campo di mettersi attorno a un tavolo e studiare cosa fare per riaprire il Casinò, come passare dal riconoscimento del concordato preventivo. Quando ci sarà un nuovo piano di ristrutturazione del debito, sia la Bps che la curatela ritirerebbero i ricorsi in Cassazione, per consentire al Tribunale fallimentare di Como di fissare una nuova udienza, dopo che quella del 13 maggio è stata annullata. Ne avrebbe parlato anche il commissario straordinario Maurizio Bruschi nell’incontro con le Organizzazioni sindacali e la ex Rsu del Casinò.

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