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‘Presidente sezionale e solo: se questo è il grazie, mi dimetto’

Larry Rossi lascia Uniti per Minusio sbattendo la porta: ‘Nessun appoggio, neppure nel voto per la conferma in Consiglio comunale’

Larry Rossi, ormai ex presidente di Uniti per Minusio
18 aprile 2024
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Non è bastato un buon risultato elettorale del gruppo per rasserenare il presidente – ormai ex presidente – sezionale di Uniti per Minusio. Larry Rossi, in carica da neppure un anno, si è dimesso, e lo ha fatto non senza una coda polemica: «Non posso che confermare le mie dimissioni. Sono il frutto della delusione personale per quanto successo negli scorsi mesi, e che alla fine si è ripercosso sul mio risultato elettorale».

Subentrato nella scorsa estate in legislativo, Rossi era stato, quasi contemporaneamente, cooptato per la presidenza di Uniti per Minusio, un insieme di correnti politiche di centro-destra (l'ex Ppd, oggi il Centro, la Lega dei Ticinesi, l'Udc e gli Indipendenti) che vedeva in Alessandro Mazzoleni il candidato di punta per contendere la poltrona di sindaco al Plr Renato Mondada. Il figlio dell'ex sindaco Ppd Piero non ha raggiunto il suo scopo, ma ha contribuito a raddrizzare gli equilibri in Municipio riconquistando il terzo seggio di Uniti per Minusio (e pareggiando così le sorti con il Plr del sindaco) e confermando i 15 seggi in Consiglio comunale.

Merito, evidentemente, e forse in primo luogo di chi ha lavorato dietro le quinte, come appunto il presidente sezionale, che per altro non è stato rieletto, ma ha dovuto accontentarsi di piazzarsi quinto subentrante, migliorando solo di una manciata di voti il risultato di 3 anni fa, quando pure, appunto, non era stato eletto, entrando poi nel legislativo in seconda battuta.

Ma il piazzamento elettorale è solo uno degli elementi considerati da Rossi: «Poco tempo prima delle elezioni comunali mi era stato chiesto di diventare presidente sezionale; incarico che avevo accettato con spirito di sacrificio e di appartenenza al gruppo. Eppure, mi ero ritrovato senza un Ufficio presidenziale, il che significava fare il presidente, il segretario e in parte anche il cassiere. Mi sarei quindi aspettato un appoggio dal gruppo, anche in chiave elettorale, che invece non c'è stato. Non mi è restato che prendere atto del fatto che quanto ho dato non mi è stato riconosciuto, ed è pertanto inutile che continui a perdere il mio tempo».

Come accennato, al netto della brutta esperienza personale di Rossi, Uniti per Minusio si è risollevato rispetto a tre anni fa. Ha infatti confermato in Municipio Alessandro Mazzoleni (che torna appunto vicesindaco) e Massimo Lafranchi, conquistando anche un terzo seggio, con Francesca Guscetti, per ripristinare la parità con i liberali radicali. Un risultato per certi versi storico che lascia paradossalmente per strada una delle persone che vi ha maggiormente contribuito.

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