Locarnese

Porto di Mappo, passa la variante che sblocca l'ampliamento

Possibile un aumento della capienza da 185 a 335 posti barca con riordino di ormeggi e boe lungo la riva. Ma c'è chi ipotizza il voto popolare

Il porto di Mappo
(Ti-Press)
8 aprile 2024
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Riordinare e potenziare l’offerta di attracchi al porto comunale di Mappo per “spostare o eliminare tutta una serie d’infrastrutture d’ormeggio puntali e campi boe lungo la riva, coerentemente con gli obiettivi di valorizzazione e riqualifica delle rive lago promossi anche dal Piano direttore cantonale”. Ma non solo: anche, e prima di tutto, per rispondere alle crescenti esigenze di posti barca, il cui “mercato” determinerà per Minusio importanti introiti supplementari (al netto del costo d’investimento).

È dunque passata dallo scoglio del Consiglio comunale la variante di Piano regolatore necessaria per ampliare il porto comunale di Mappo. Ce l’ha fatta nonostante un certo dibattito politico, scaturito in due rapporti di minoranza in Gestione e nell’Edilizia. Partendo proprio dalla minoranza gestionale, Niccolò Mazzi-Damotti (relatore), con Aldo Daniele Zwikirsch, rifletteva sulla non necessità assoluta di ampliare nei termini previsti a Mappo quando nella regione già ci sono altri porti, di cui uno (a Gambarogno) in fase di ampliamento. I due esponenti della sinistra si dicevano preoccupati dalle possibili conseguenze per la fauna e la flora indigena del lago e delle sponde, incidendo sulla biodiversità autoctona. E ancora: “L’ampliamento di un porto porta innegabilmente a un grosso investimento per una grande opera destinata ad attività definibili commerciali e turistiche, ma purtroppo ciò non porterebbe alcun valore aggiunto alla maggior parte della popolazione di Minusio”. Nell’Edilizia i temi sollevati dalla minoranza (Massimo Mobiglia dei Verdi liberali e Mariangela Bionda, indipendente dell’Usi) vertevano sul forte impatto paesaggistico dell’opera, sulle conseguenze negative dei passaggi di barche di grossa potenza, e contestualmente sulla necessità di limitare i nuovi posti barca a natanti più piccoli, il che influirebbe negativamente sul ritorno economico del progetto. Mobiglia, nel suo intervento, aveva aperto all’ipotesi che sul futuro ampliamento del porto potrebbe essere chiamata a esprimersi la popolazione di Minusio.

Quanto alle maggioranze commissionali, quella della Gestione (relatore Luca Venturi, Plr) notava che “con l’ampliamento i posti barca a Mappo aumenteranno di 150 unità, con un importante introito finanziario per il Comune, considerato che il tariffario varia da 1’291 franchi annui per barche fino a 180 cm fino a un massimo di 4’308 franchi per barche di oltre 3 metri”. Il rapporto di maggioranza dell’Edilizia (relatori Andrea Branca e Giovanni Guscetti di Uniti x Minusio) aveva invece preavvisato positivamente il messaggio dopo aver toccato diversi aspetti: la possibilità di rimuovere diverse boe lungo la riva, l’effettiva richiesta di più posti barca da parte degli utenti, l’interesse turistico dell’operazione, nonché il fatto che il porto è l’elemento centrale del Masterplan di Mappo, “che prevede lo sviluppo dell’area con la creazione di nuove attività legate allo svago e alle necessità del Comune”.

Il Municipio, presentando la variante pianificatoria, aveva premesso che una precedente proposta di ampliamento era stata bocciata a fine 2021 dal Consiglio di Stato, cui avevano fatto seguito dei chiarimenti scaturiti in un mandato di progetto conferito a uno studio d’ingegneria del Gambarogno, completato con un esame di impatto ambientale. La presente variante di Pr ha l’obiettivo di “risolvere la carenza di posti barca a fronte di una richiesta da parte di possibili utenti e alla progressiva eliminazione dei campi boe e ormeggi a riva esistenti, passando da una capienza di 185 posti barca a 335 posti barca”. Più nello specifico, con la variante si va a modificare l’area del porto per ammettere un ampliamento di ulteriori 150 posti barca, ma anche ad aggiornare e correggere il perimetro del bene naturale protetto del canneto e della sua zona di protezione, inserendo il tracciato del percorso pedonale che attraversa la zona boschiva a lago e che consente l’accesso alla struttura portuale.

Agli eventuali, da rilevare i tre atti inoltrati dal Plr, con Dante Marco Pollini. Il primo è un’interpellanza riguardante una richiesta di aumento degli stalli per moto e affini alla nuova fermata Tilo; il secondo una mozione orientata a concedere maggiori sussidi comunali (in base al reddito) all’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico; mentre il terzo fa riferimento alla prossima partenza, in direzione di Locarno, della scuola collinare (Orselina e Brione) attualmente sotto la Direzione unica di Minusio. A questo proposito Pollini rimanda alle anticipazioni de ‘laRegione’ e chiede al Municipio quanti allievi di Scuola elementare perderà Minusio, con quale impatto sulle sezioni e sul trasporto allievi, e quali saranno le implicazioni operative ed economiche del cambiamento.

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