Terre di Pedemonte

Amministrazione comunale, ‘attrattività da migliorare’

Una mozione del Gruppo LiSA suggerisce di ritoccare alcuni articoli del Rod per rispondere, in modo adeguato e aggiornato, alle esigenze del personale

(Ti-Press)
20 dicembre 2023
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Migliorare le condizioni di lavoro del personale dell'Amministrazione di Terre di Pedemonte intervenendo, laddove possibile, con dei puntuali correttivi. A chiederlo, in una mozione inoltrata al Municipio lunedì scorso, in occasione dell'ultima seduta del 2023 del Consiglio comunale, sono stati gli esponenti del gruppo LiSA (firmatari Samuele Cavalli e Giovanni Lepori). Prendendo spunto dalle recenti partenze di due collaboratori giovani e da poco assunti dall'Amministrazione, “al di là delle motivazioni più strettamente personali che le hanno determinate” – osservano – “emerge la necessità di migliorare l’attrattività del lavoro presso il nostro Comune, garantendo buone e concorrenziali condizioni d’impiego ai dipendenti”. Con questo atto politico chiedono di apportare alcune precise modifiche al Rod, il Regolamento organico dei dipendenti.
A cominciare dall'orario di lavoro, che secondo i mozionanti andrebbe portato, come in molti altri Comuni ticinesi, a 40 ore settimanali (e non 42 ore); sul salario minimo, auspicano venga assicurato uno stipendio lordo non inferiore ai 4mila franchi mensili (per tredici mensilità) per un'occupazione a tempo pieno. Fanno eccezione casi particolari (come nel caso del personale in formazione). A livello di vacanze, invece, i firmatari sono dell'idea di ritoccarle come segue: 20 giorni lavorativi per i collaboratori dai 21 ai 35 anni compresi; 25 giorni lavorativi sino ai 20 anni compresi e dai 36 ai 54 compresi; 30 giorni lavorativi dai 55 anni compresi al pensionamento (fa stato l’anno civile in cui il dipendente raggiunge l’età di riferimento). Non è tutto perché al dipendente andrebbe data la possibilità, necessità del servizio permettendo e previo accordo del Municipio, di ricevere 5 giorni di compensazione in più per anno rinunciando al 2% dello stipendio, 10 giorni di compensazione in più rinunciando al 4% dello stipendio. In ogni caso le vacanze annue non potranno essere superiori ai 35 giorni.

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