Locarnese

Acqua potabile: Losone vuole aderire al ‘Lea’

La decisione di collaborare con il nuovo ente (che nasce dalla trasformazione dell'azienda della Città di Locarno) spetterà al Consiglio comunale

Un bene prezioso
(Ti-Press)
27 settembre 2023
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Lo scorso anno è stata approvata dal Consiglio comunale di Locarno la trasformazione dell’Azienda acqua potabile cittadina in un ente autonomo di diritto comunale. “Locarnese ente acqua” (Lea) diventerà ufficialmente operativo all’inizio del 2024. A breve discuterà del tema anche il legislativo di Losone. Infatti il Municipio proporrà di aderire al mandato di prestazione (concessione) per la gestione totale del servizio di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua potabile. “Da oltre 120 anni si è instaurata una proficua collaborazione fra il Comune di Losone e il capoluogo regionale per la gestione del servizio idrico locale – ricorda il Municipio in una nota ai media –. La prima convenzione con l’allora Società dell’acqua potabile di Locarno-Muralto era stata firmata nel 1902”. Nell’arco dei decenni la società ha cambiato nome e forma, ma l’aggregazione in ambito idrico non si è mai interrotta.

«Il mandato di gestione totale per Losone è nella sostanza uguale a quello approvato dal legislativo di Locarno per la Città, con alcuni adattamenti alle specificità del nostro Comune, in particolare la non annessione in questa fase della frazione di Arcegno, che sarà approfondita e valutata in un secondo momento, e il mantenimento della possibilità di riscatto del pozzo alle Gerre – spiega Nathalie Ghiggi Imperatori, capodicastero Protezione dell'ambiente e acqua potabile di Losone –. Il nuovo ente offrirà alla popolazione e alle aziende un servizio ad alto valore aggiunto, innovativo e in grado di affrontare le sfide future in questo importante settore, attento alla sicurezza della fornitura, alla promozione di un uso consapevole dell’acqua potabile e al rispetto dell’ambiente”.

Nel recente periodo di siccità la situazione del comprensorio dell’Azienda acqua potabile Locarno, di cui fanno parte Losone e Muralto, era migliore rispetto ad altre regioni, ma gli acquedotti non sono ancora sufficientemente interconnessi. In questo senso il capoluogo ha recentemente adottato il nuovo Piano generale dell’acquedotto (Pga), per progettare le infrastrutture necessarie ad assicurare i rifornimenti locali e la lotta contro gli incendi. «L’acqua è una delle nostre risorse più preziose e per la sua gestione sarà sempre più importante collaborare a livello regionale – prosegue Ghiggi Imperatori –. Uno dei progetti del nuovo Pga riguarderà proprio il territorio di Losone. Nei pressi della Strada dei polacchi è prevista la realizzazione di un nuovo serbatoio che permetterà di aumentare i volumi d’acqua. A livello comunale, per quanto concerne invece la frazione di Arcegno, è in corso una procedura di variante di Piano regolatore per la realizzazione del nuovo serbatoio di Novella. Seguirà la pubblicazione della domanda di costruzione e la richiesta di credito sarà sottoposta al Consiglio comunale».

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