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Palexpo Fevi, tra le ipotesi vi è anche la demolizione

Si stanno valutando alcune varianti relative al futuro dell'immobile seriamente danneggiato. Intanto va ko anche la palestra del Boxe club Locarno

(Ti-Press)
6 settembre 2023
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Demolire per ricostruire ex novo (com’era già stato ventilato nel 2020); procedere con una riparazione provvisoria; oppure edificare un capannone Palexpo Fevi alternativo, che permetta di completare con la necessaria tempistica il totale ripristino e rinnovo del Palexpo Fevi. Sono queste le ipotesi di lavoro alle quali il Municipio di Locarno sta lavorando in questi giorni post-grandine. Il Palazzetto in via alla Peschiera 9 infatti è totalmente inagibile. Non potrà più ospitare eventi almeno sino a Natale (ma si andrà quasi certamente ben oltre) e le società e associazioni inquiline (come la Virtus) hanno ricevuto l’invito a sgomberare tutto quanto. Il tetto è compromesso, l’impiantistica sarà da sostituire, i tendaggi da buttare e il pavimento completamente allagato dovrà essere rifatto. I Servizi del territorio stanno completando la conta dei danni all’immobile dopo l’importante grandinata seguita da forti piogge che ha lasciato il segno nella regione la sera del 25 agosto. Bruno Buzzini, municipale e capodicastero Opere pubbliche, non si sbilancia sui tempi di un’eventuale riapertura del Palexpo: «Tutto dipenderà dalla scelta che verrà adottata. Le manifestazioni previste sono state tutte annullate. Gli organizzatori sono stati o saranno informati dal Municipio. Probabilmente dovremo cancellare anche gli eventi dei primi mesi del nuovo anno».

Coinvolgere i Comuni nel futuro Palexpo

Di un completo rifacimento dello stabile del Fevi si parla già da diversi anni. L’autorità municipale, proprio perché l’attuale Palazzetto non sembra più idoneo all'organizzazione di grandi eventi e al passo coi tempi, aveva già da tempo ipotizzato anche una sua demolizione e ricostruzione in chiave moderna e polifunzionale, coinvolgendo nel discorso anche i Comuni locarnesi (come avvenuto con il Centro Balneare) e affidandone poi la gestione a un ente pubblico. Un anno fa circa, l’esecutivo aveva a tale scopo deliberato un mandato diretto al consulente turistico e di marketing territoriale Elia Frapolli allo scopo di disegnarne i possibili contenuti. Oltre allo stabile espositivo, coinvolgendo i partner privati si pensava pure alla realizzazione di un autosilo e del futuro ristorante annesso all’area. Tante idee sicuramente meritevoli, alle quali ora il grave danno (sicuramente superiore ai 5 milioni) potrebbe aver ridato slancio e vigore.

Ring e attrezzature a mollo

Ma c’è un’altra struttura annessa al Palexpo Fevi, sotterranea stavolta, che è finita Ko a causa dei danni del maltempo: si tratta della piccola palestra sede del Boxe club Locarno, pure essa allagata e chiusa fino a data da stabilire. Abituato come un pugile a soffrire e incassare, il presidente del sodalizio, Americo Fernandes, accusa il colpo ma stringe i denti: «Purtroppo i locali sono stati invasi dall’acqua e sono inagibili. Non si sa per quanto tempo ancora. Con i ragazzi ci alleniamo all’aperto sul campo della Morettina e quando possiamo nella palestra alla Peschiera, ma è chiaro che non è una situazione ideale. A noi serve una sala chiusa dove poter installare un ring e i nostri sacchi e punching ball. Gli allenamenti per i bambini riprendono proprio in questo periodo e non possiamo costringere i nostri ragazzi e i loro genitori a lunghe trasferte altrove. Grazie alla collaborazione con l’Arena boxing and kickboxing club di Riazzino possiamo svolgere qualche seduta di allenamento da loro, ma è chiaro che dovremo trovare presto una soluzione. Nel frattempo sto valutando con le assicurazioni l’ammontare dei danni. Impianto elettrico, ventilazione, tappeti tutto è da buttare o ripristinare. E intanto anche le scadenze importanti della stagione agonistica si avvicinano». Una di queste, forse la più importante anche per il seguito di pubblico e il parterre degli atleti protagonisti, è la seconda edizione del Gala della boxe che, guarda caso, avrebbe dovuto tenersi proprio al Palexpo Fevi sabato 9 dicembre. «Siamo costretti a trasferirci armi e bagagli a Bellinzona, all’Espocentro. Grazie alla collaborazione con Ticino Pro Boxing è stato possibile trovare una sede alternativa. Ovviamente avremo il nostro bel daffare per portare a Bellinzona tutto l’occorrente, a cominciare dal ring. A livello di logistica sarà una fatica. Non potevamo annullare l’evento, in quanto le sfide dei pugili erano tutte o quasi programmate e gli atleti sono sotto contratto. Penso al caso del campione del mondo Ivan Zucco, il peso supermedio di Verbania ospite d’onore della serata, che qualora dovesse saltare la sfida prevista in Germania sarà a Bellinzona per difendere la corona della Wbc contro un avversario tra i migliori del ranking mondiale. Tra i professionisti di casa nostra saranno impegnati Georgi Svechev e Riccardo Nasser; vi sarà pure l’atteso rientro alle competizioni di Ricardo Silva, mentre è ancora in forse il match di Tiago Pugno».

Domande a governo e Municipio

Sempre in tema di danni del maltempo, segnaliamo che i deputati Verdi in Gran Consiglio hanno inoltrato al governo un’interpellanza relativa alla copertura delle spese della grandinata nel Locarnese. In sintesi chiedono al CdS una stima dei danni, lumi sugli sforzi e le azioni intrapresi dal Cantone nel periodo post-grandinata e il perché del mancato dispiegamento dei militi della Protezione civile e dell’esercito; come pure domandano come e in che modo il Cantone aiuterà i Comuni e i privati per tutti quei danni non assicurati. Al Municipio cittadino si sono invece rivolti con un’interrogazione interpartitica 18 consiglieri. In essa si ricorda all’esecutivo il credito di 2 milioni votato nel 2021 dal legislativo per lavori di manutenzione ad alcuni edifici comunali. Importo che era stato ‘congelato’ da un ricorso. I consiglieri chiedono in particolare se l’impossibilità di procedere con i lavori previsti abbia inciso sui danni registrati agli immobili e se sia disponibile una stima dei danni alle proprietà comunali.

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