Locarnese

Gambarogno senza agenda: ‘Ciò non dev’essere una censura’

La Direzione d'istituto incaricata di discutere con le famiglie, per capire come affrontare i temi legati alla fluidità di genere

In sintesi:
  • Maestre e maestri esprimono un certo stato di abbandono nel dover affrontare questi temi
  • Il Municipio e la volontà di aprire un dibattito
Non andrà nelle quinte elementari gambarognesi
(Ti-Press)
4 settembre 2023
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Anche il Comune di Gambarogno, come altri in Ticino, ha deciso di non distribuire l'agenda ufficiale del Decs agli alunni delle quinte elementari. Su due pagine la pubblicazione affronta con alcuni testi e disegni il tema della fluidità di genere. “Il Municipio si è chinato sul tema cercando di procedere a un’analisi quanto più oggettiva e seria possibile ed è giunto alle proprie conclusioni – si legge in una lettera inviata dall'esecutivo ai genitori degli alunni di quinta elementare –. Innanzitutto riteniamo che il tema della sessualità, incluso il tema della transizione sessuale e dell’omosessualità, sia un argomento di cui la scuola e la società devono dibattere in modo aperto e rispettoso. D’altra parte abbiamo rilevato, beninteso dopo aver consultato il plenum dei docenti del Gambarogno e in particolare i docenti ai quali sono state affidate le classi di quinta, che maestre e maestri esprimono un certo stato di abbandono nel dover affrontare questi temi senza la debita preparazione e discussione e che il tema appare sostanzialmente poco adatto alla fascia scolastica della formazione elementare”.

In conclusione: “Pertanto, proprio per non mettere in difficoltà i docenti e di riflesso anche le famiglie e gli allievi, abbiamo ritenuto saggio non distribuire l’agenda scolastica ufficiale. Ciò non deve essere un atto di censura. Anzi, condividiamo il fatto che la famiglia, la scuola e la società in generale debbano affrontare senza tabù il tema della sessualità nelle sue più ampie prospettive, in un’ottica di accettazione e d'inclusione. Per poterlo fare è però necessario aprire un dibattito tra scuola e famiglia e fornire ai docenti una preparazione adeguata. Abbiamo pertanto assegnato alla Direzione d’istituto il compito di promuovere una discussione con le famiglie, nelle modalità che saranno ritenute opportune, per avere una migliore visione dei timori, delle aspettative e degli indirizzi e di sostenere una preparazione educativa approfondita dei docenti che dovranno affrontare questi delicati temi”.

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