Locarnese

Sanzionati sindaco e municipali del Comune di Gambarogno

La sanzione riguarda un sorpasso di spesa di 810 mila franchi per l’ampliamento e la manutenzione del Centro sportivo comunale, non approvato dal Consiglio comunale

14 maggio 2020
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Nelle scorse settimane il Consiglio di Stato, quale Autorità di vigilanza sui Comuni, ha sanzionato con un ammonimento i membri del Municipio di Gambarogno. La sanzione riguarda un sorpasso di spesa di 810 mila franchi per l’ampliamento e la manutenzione del Centro sportivo comunale, non approvato dal Consiglio comunale. La risoluzione non è ancora diventata definitiva, essendo aperti i termini di ricorso al Tram.

La cronologia

Nel 2014 il Consiglio comunale di Gambarogno ha approvato un credito pari a 2,8 milioni di franchi per ampliare ed eseguire una serie di lavori di manutenzione straordinaria al Centro sportivo comunale.

Durante l’esecuzione dei lavori sono subentrate modifiche progettuali, che hanno comportato maggiori oneri. Sono stati disposti interventi non previsti nel progetto iniziale e integrati altri che il Consiglio comunale aveva deciso di non realizzare. Infine non è stata rispettata la tempistica prevista dalla legge per sottoporre a posteriori al Consiglio comunale la richiesta di credito suppletorio.

Interpellato in una seduta del giugno 2019, il Consiglio comunale non ha avallato l’agire municipale e non ha pertanto ratificato i maggiori oneri di fr. 810’000.--. 

"L’operato municipale non è stato in linea con le disposizioni della Legge organica comunale", si legge nella nota del Dipartimento delle Istituzioni (Di). Il Consiglio di Stato ha quindi deciso di emanare un ammonimento nei confronti di tutti i membri del Municipio. Gli interventi, chiarisce il Di, non erano stati criticati dal profilo della qualità e dell'opportunità e neanche per quanto riguarda la sostenibilità finanziaria per il Comune.

L’invito per l'esecutivo comunale è quindi di "essere in futuro rigoroso e coerente nel rispettare le procedure previste dalla Legge organica comunale che coinvolgono il Consiglio comunale".

Con una risoluzione di questi giorni il governo ha infine concluso la pratica, approvando parzialmente d’ufficio il credito suppletorio e rinviando alcune spese non ancora effettuate a una nuova eventuale decisione del Consiglio comunale.

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