Locarnese

Da oggi alla sbarra l'uxoricida di Ascona

L'assassinio è il reato principale cui deve rispondere alle Criminali il 56enne che nel giugno del 2017 uccise a colpi di pistola la moglie

(Ti-Press)
19 novembre 2019
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Assassinio – subordinatamente omicidio intenzionale – contravvenzione alla Legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti, incitazione all’entrata, alla partenza o al soggiorno illegali, infrazione alla Legge federale sulle armi e ripetuto danneggiamento. Sono le imputazioni che gravano sul 56enne di origini macedoni che compare oggi a Lugano, al cospetto delle Assise criminali di Locarno, per rispondere dell'uccisione della moglie a colpi di pistola, avvenuta il 23 giugno 2017.

Il fattaccio si verificò sulla rampa di accesso al centro Migros di Ascona destando grande scalpore per le modalità: l'uomo esplose infatti non meno di una decina di spari. Uno lo avrebbe poi riservato a se stesso nel tentativo, fallito, di uccidersi. 

Alla base dell'uxoricidio v'era l'incapacità di accettare il fallimento della relazione con la moglie, dalla quale infatti l'uomo si stava separando. Un aspetto, questo, sviscerato dalla perizia psichiatrica fatta esperire in corso d'inchiesta.

Titolare dell'indagine è il procuratore pubblico Moreno Capella, che in aula sosterrà le tesi accusatorie. Sull'altro fronte v'è l'avvocato Niccolò Giovanettina, legale dell'imputato. Questi, fra l'altro, gode di una lieve scemata imputabilità. 

 La Corte è presieduta dal giudice Mauro Ermani e completata dai giudici a latere Fabrizio Monaci e Luca Zorzi. Il dibattimento, che prende avvio alle 9.30, dovrebbe durare un paio di giorni.

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