Grigioni

Il Parco regionale Val Calanca è ufficialmente realtà

Giunta la conferma dell’Ufficio federale dell’ambiente per l’assegnazione del marchio. In vigore dal 1° gennaio 2024, la festa il prossimo 16 settembre

Parte del comitato Parco Val Calanca: da sinistra il direttore Henrik Bang con Alberta Cereghetti, Giulia Pedrazzi e Marina Martinali
13 luglio 2023
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Il 13 luglio 2023 è una giornata di “vera soddisfazione” per la popolazione e i promotori del Parco naturale regionale Val Calanca, il primo della Svizzera italiana d'importanza nazionale, il cui obiettivo è valorizzare il territorio rafforzando un’economia orientata allo sviluppo sostenibile e promuovendo la cultura così come le tradizioni locali. Al termine della fase preparatoria iniziata nel 2020, fase di candidatura che è stata giudicata positivamente da tutte le istanze coinvolte, l’Ufficio federale dell’ambiente ha infatti attribuito l'atteso marchio che sancisce l'avvio dell'attività per i prossimi dieci anni a partire dal 1° gennaio 2024. Perciò si può “senza ombra di dubbio” affermare che il Parco Val Calanca “è ora una bellissima realtà”, sottolineano in un comunicato i vertici.

‘Duro lavoro e inizio problematico’

«La fase preparatoria è stata caratterizzata da duro lavoro, in particolare avendo combaciato l’avvio nel 2020 con la pandemia che ha limitato le possibilità di spostamento e di incontri sul territorio, per noi di fondamentale importanza», dichiara a ‘laRegione’ il direttore Henrik Bang ringraziando «tutti coloro che hanno creduto nel progetto contribuendovi in modo attivo, in particolare la popolazione che lo ha accolto e fatto proprio riconoscendo il valore di un’iniziativa non calata dall’alto ma voluta a favore di un territorio discosto». Duro lavoro che ha dato i frutti sperati e che potrebbe fornire spunti utili ad altri simili progetti in procinto di svilupparsi, come il Parco regionale del Camoghè a cavallo fra Luganese e Bellinzonese. Nel breve e medio termine «si tratterà ora di continuare la fase di compimento dei progetti già avviati nei nostri quattro ambiti: educazione ambientale, sostegno all’agricoltura, economia sostenibile e cultura».

Dopo l’ottimo successo emerso lo scorso gennaio dalle votazioni popolari dei Comuni di Buseno (90% di voti favorevoli), Calanca (76%), Rossa (100%), Santa Maria (100%) e l’approvazione del Municipio del Comune di Mesocco, ora anche il Cantone dei Grigioni e la Confederazione hanno dunque ufficializzato la sua nascita al termine della fase di preparazione. Questo anche dopo che lo scorso aprile, dal profilo pianificatorio, il governo grigionese aveva approvato l'adeguamento del Piano direttore regionale deciso dalla Regione Moesa in febbraio. In precedenza, nell'autunno 2022, l’assemblea dei delegati dell’associazione Parco Val Calanca aveva a sua volta approvato all’unanimità la Charta del parco comprendente il piano di gestione decennale fino al 2033.

I promotori e i collaboratori definiscono la decisione giunta da Berna un evento storico per la Valle Calanca ma anche per il Moesano. La creazione del parco è “un’importante pietra miliare per la nostra regione e la Svizzera italiana, la quale segna un grande traguardo e pone le basi per uno strumento fondamentale allo sviluppo economico, ambientale e sociale”. Tutto questo “è il risultato di anni d’impegno e collaborazione tra enti e comunità locali”. Possono quindi prendere il via i preparativi per la festa aperta alla popolazione e agendata sabato 16 settembre ad Augio dove vi sarà la cerimonia ufficiale di consegna del marchio. In quell'occasione “ringrazieremo tutte le persone che ci hanno sostenuto moralmente e finanziariamente in mille modi diversi. Dal sostegno quali soci dell’Associazione Parco Val Calanca, alle varie importanti consulenze, fino ad arrivare al vero lavoro sul campo con i vari progetti iniziati, conclusi oppure in corso.

Promossi circa 140 progetti in quattro anni

Grazie a un budget annuo di circa 600mila franchi nei quattro anni di ‘apprendistato’ sono stati promossi circa 140 progetti, a cominciare da piccoli eventi come un mercatino dell’artigianato, dibattiti intergenerazionali, escursioni naturalistiche o attività didattiche di educazione ambientale oppure culturali. Sono inoltre stati sostenuti progetti importanti della durata di più anni come il recupero di quattro ettari di selva castanile a Buseno, il ripristino di un biotopo a Giova e il risanamento di 1’700 metri di muri a secco a Scatta-Calvari.

Il finanziamento

L’Ente parco sostiene i Comuni assumendo il ruolo di piattaforma di coordinamento, di fornitore di servizi e soprattutto di promotore di progetti per lo sviluppo sostenibile della valle. Una valle confrontata con problemi legati all’invecchiamento della popolazione e allo spopolamento, il quale in taluni comuni ha invece conosciuto un'inversione di rotta: ad esempio Rossa nell'ultimo decennio è passata dal 109 a 150 abitanti. Grazie all’importante budget – per la fase di esercizio si parla inizialmente di 1,1 milioni di franchi annui, di cui 110mila messi dall’Ente (60mila garantiti dai Comuni), 440mila dal Cantone dei Grigioni e 550mila dalla Confederazione –, il Parco valorizza infatti il territorio, rafforza l’economia, promuove la cultura così come le tradizioni locali, rendendo attrattiva la valle e portando di conseguenza benefici per la popolazione, come l’insediamento di nuove attività e di conseguenza posti di lavoro.

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