Bellinzonese

La Leventina dice sì alle fusioni Quinto-Prato e Bodio-Giornico

La popolazione dei quattro comuni ha nettamente approvato i due progetti aggregativi

In sintesi:
  • I voti favorevoli attorno al 70% per entrambe le proposte 
  • L'ultima parola spetterà comunque al Gran Consiglio
(Ti-Press)
26 novembre 2023
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Doppio sì in Leventina ai progetti aggregativi Bodio-Giornico e Quinto-Prato Leventina. Chiamata oggi alle urne per la votazione consultiva, la popolazione dei quattro comuni ha nettamente approvato le relative proposte, dando così il proprio via libera alla costituzione dei due nuovi enti locali. La legislatura corrente durerà un anno in più per permettere al Gran Consiglio di esprimersi sul messaggio governativo e ai servizi locali di preparare l’unione a due che verrebbe siglata nel 2025 con la nascita dei nuovi Comuni.

Cominciando dalla Bassa Leventina, a Bodio i ‘Sì’ si attestano al 68,47% con 152 voti favorevoli, mentre i ‘No’, 70, si fermano al 31,53%. Risultato ancora più schiacciante a Giornico, dove i favorevoli sono stati 254 (74,49%) e i contrari 87 (25,51%). Complessivamente il progetto è stato accolto nella misura del 72,11%, a fronte di 406 ‘Sì’ e 157 ‘No’. Partecipazione al voto del 65,27% a Giornico, mentre a Bodio solo del 51,47% (su 443 iscritti in catalogo hanno votato in 228). Ricordiamo che questo progetto aggregativo è nato dopo l'affossamento, nel febbraio del 2022, di quello denominato Sassi Grossi, che oltre ai due Comuni citati comprendeva anche Pollegio e Personico, la cui popolazione si era però detta contraria.

Alta Leventina: il nuovo Comune si chiamerà Quinto

Risultato netto anche in Alta Leventina: 316 ‘Sì’ e 142 ‘No’ a Quinto, 145 ‘Sì’ e 64 ‘No’ a Prato Leventina. Tradotto: fusione accolta con 69% nel primo comune e con il 69,38% nel secondo. In totale il progetto ha incassato 461 voti favorevoli (69,12%) e 206 contrari (30,88). Partecipazione al voto più alta rispetto alla Bassa Leventina: 70,68% a Quinto e 76,34% a Prato Leventina.

In Bassa Leventina il Comune si chiamerà ‘Giornico’ (già definito prima della votazione odierna), mentre in alta valle la popolazione ha scelto ‘Quinto’ con 328 preferenze rispetto alle 290 per il nome Quinto-Prato.

A Quinto si osserva in particolare un massiccio sostegno alla fusione che non si allinea alla spaccatura politica all’interno del Consiglio comunale, dove il progetto aggregativo era stato accolto per un solo voto scontrandosi con la contrarietà dei consiglieri del Centro e di Quinto ’21 (favorevole invece il partito di maggioranza del Plr), dell’avviso che una fusione per dare vita a un nuovo Comune di 1’500 abitanti non sia una vera opportunità, da ricercare piuttosto nell’unione dell’intera Alta Leventina (con anche Dalpe, Bedretto e soprattutto Airolo). Scenario peraltro auspicato dal Dipartimento del territorio e inserito nel Piano cantonale delle aggregazioni. Un tentativo in questo senso era stato fatto dai Municipi di Prato e Quinto, che avevano deciso di andare avanti da solo dopo la risposta negativa degli Esecutivi degli altri tre Comuni.

La soddisfazione dei quattro sindaci

Tra i sindaci dei quattro comuni regna ovviamente la soddisfazione, e anche un po‘ di stupore per un risultato che va forse oltre le aspettative. «Eravamo fiduciosi ma non ci aspettavamo un risultato così netto – dice Stefano Imelli, sindaco di Bodio –. Il sentimento odierno è soprattutto di gratitudine nei confronti della popolazione per aver saputo guardare con coraggio al futuro, lasciando da parte il proprio campanile e ascoltando chi da tempo sottolineava la necessità di un’aggregazione». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Giornico Rosolino Bellotti. «Con oltre il 74% di ‘Sì’ il risultato è decisamente chiaro. D’altronde se si vuole guardare avanti non c’erano alternative. I contrari non hanno mai espresso un’alternativa valida. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche per lavorare bene per preprare in maniera adeguata la nascita del nuovo Comune».

Molto soddisfatto anche il sindaco di Quinto, Aris Tenconi. «Era difficile prevede un risultato così netto. Significa che la popolazione ha capito la situazione in cui siamo e la necessità di unire le forze», afferma, felice per l’esito di una votazione che, rispetto alle divergenze di opinioni in Consiglio comunale, «rispecchia il parere positivo emerso in particolare durante la giornata di studio che ha coinvolto gli abitanti». Un po’ sorpreso anche il sindaco di Prato Leventina Davide Gendotti. «Noto con piacere un voto razionale e responsabile. Ora c'è ancora tanto da lavorare e ci impegneremo affinché anche il 30% dei contrari possa ricredersi sulla necessità di questa fusione».

Il Dipartimento delle istituzioni (Di) prende atto con soddisfazione dei risultati delle odierne votazioni consultive, che rappresentano un ulteriore passo verso l’attuazione delle due fusioni. Prossimante, si legge ancora nella nota, il Di presenterà al Consiglio di Stato le proposte di messaggio per i due progetti aggregativi.

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