Bellinzonese

Nella campagna di Claro come nel Far West

In una fattoria è stato avvelenato un cavallo ed è stata aperta un'inchiesta. Anni fa, allo stesso animale era stato inferto un colpo di fucile

Michela Zinetti titolare della fattoria della Boscerina 4
(Ti-Press)
23 ottobre 2023
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Sparano a un puledro con un fucile, l’animale sopravvive. Tredici anni dopo, lo scorso maggio, lo stesso cavallo viene avvelenato. Si salva una seconda volta ma riporta gravi conseguenze. Non è l’unico, altri cavalli della stessa masseria sono stati avvelenati negli scorsi anni, e due anni fa pure tre cani, a questi però è toccata una sorte ben più triste. Otto gatti della stessa fattoria, nelle scorse settimane, sono spariti in una sola notte. Anni fa invece alcune mucche sono state liberate nottetempo da ignoti e sono fuggite finendo pericolosamente sui binari della ferrovia. Episodi da Far West che non sono tratti da un vecchio film di Sergio Leone ma che vanno in scena da anni nella campagna di Claro, tra i verdi prati che costeggiano la ferrovia e la strada cantonale. Non si tratta di finzione ma di situazioni realmente vissute dalla 56enne Michela Zinetti, nella sua fattoria della Boscerina 4. La donna è esasperata, soprattutto a seguito del recente avvelenamento del cavallo: «Ho visto che stava male e ho avvertito subito il veterinario che è riuscito a salvarlo, ma il cervello ha subìto danni irreversibili», spiega Zinetti. Il veterinario ha confermato l’avvelenamento e la titolare della fattoria ha sporto denuncia contro ignoti. Raggiunta dalla redazione, la Polizia cantonale conferma la denuncia e l’apertura di un’inchiesta al riguardo.

Moria di cavalli senza un colpevole

«L’anno scorso ho trovato nel pascolo del pane con del veleno per topi; immagino che qualcuno lo abbia gettato di proposito anche questa volta». Negli ultimi anni l’agricoltrice ha perso otto cavalli: «Tutti avvelenati e non è mai stato individuato il responsabile». Anni fa, al cavallo recentemente avvelenato era stato inferto un colpo di fucile: «All’epoca era un puledro – ricorda Zinetti –. Una mattina l’abbiamo trovato con un proiettile di fucile che gli aveva trapassato una gamba. Anche in quell’occasione avevo sporto denuncia, ma il responsabile non è mai stato individuato».

La contadina racconta che nelle scorse settimane otto dei suoi gatti sono scomparsi tutti insieme in una notte: «Sono molto arrabbiata per questa situazione. Si soffre anche per un solo gatto sparito, ogni animale è unico e ci si affeziona. Gli animali sono la mia famiglia, con loro ho un legame profondo», ci dice piuttosto scossa.

Liberano le mucche, ‘è pericoloso: vicino ci sono i binari della ferrovia’

Zinetti possiede anche cinquanta mucche che di notte chiude in stalla. «È capitato più volte di trovare i cancelli aperti la mattina. Inizialmente pensavo fossero degli animalisti, ma ora temo piuttosto che sia qualcuno intenzionato a danneggiarmi». Se le mucche dovessero però raggiungere la vicina ferrovia o la strada cantonale, potrebbero esserci gravi conseguenze. «Una volta hanno raggiunto i binari e per fortuna, grazie a un nostro cane ben addestrato, siamo riusciti a spostarle in fretta. Anche quella volta qualcuno le aveva liberate di proposito». E negli scorsi giorni la contadina ha trovato i fili del recinto dei cavalli recisi: «Non sono scappati, ma avrebbero potuto farlo, perché non si sa come ‘ragiona’ un cavallo».

Sono dunque diversi gli atti di vandalismo subiti dalla fattoria Zinetti. Com’è possibile che nel corso degli anni non sia mai stato colto nessuno sul fatto? Due settimane fa, la nostra interlocutrice dice di avere visto uno sconosciuto in stalla. L’uomo aveva aperto i cancelli degli animali, che però non sono fuggiti, e aveva aperto il rubinetto dell’acqua che si era riversata sul pavimento. «Ho allertato la polizia ma quando è arrivata l’uomo non c’era più». L’intenzione di Zinetti è di posare nella sua proprietà diverse telecamere in modo da riprendere l’autore dei gesti e scoraggiare tali comportamenti.

Tra gli atti vandalici pure un rogo

Negli anni, Michela Zinetti e il padre Umberto (ora quasi novantenne) hanno subito molti atti vandalici: basti ricordare che nel maggio 2018 la fattoria era stata presa di mira da ignoti che avevano appiccato un incendio causando danni per oltre 30mila franchi. Nel giugno dello stesso anno, invece, qualcuno si era addentrato nei recinti generando la fuga di alcune mucche e la conseguente morte di un vitello. Anche in quell’occasione la donna aveva presentato due denunce contro ignoti.

La contadina ha perso il conto delle querele sporte nell’arco di diversi anni: «Non è cambiato nulla – dice sconsolata – e la polizia risponde che non può essere presente giorno e notte. La capisco, ma qui intanto la situazione è invivibile e io sono sola a gestire tutto, essendo mio padre troppo anziano per aiutarmi».

Ostilità verso gli animali in varie località

I casi di avvelenamento e maltrattamento nei confronti degli animali non sono rari. Ne abbiamo riferito a più riprese e anche di recente, quando un gatto a Giubiasco è stato picchiato e gettato in fin di vita in un cespuglio. Sempre nella medesima zona alcune persone avevano trovato dei bocconi avvelenati e una donna aveva rinvenuto il proprio gatto morto in circostanze ambigue. Lo scorso agosto invece abbiamo riferito di una serie di avvelenamenti di cani avvenuta a Biasca dove un cane è morto (avvelenamento confermato dall’autopsia) e un altro ha rischiato la vita. «Purtroppo noto sempre più ostilità nei confronti di cani e gatti, sento spesso persone percorrere la ciclopista che costeggia la mia masseria in bicicletta inveire contro di loro», conclude Michela Zinetti.

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