Bellinzonese

L'Alto Ticino rimane in sella anche senza i soldi di Bedretto

Il sindaco Leonardi sul mancato contributo al percorso ciclistico attorno al San Gottardo: ‘Collaboreremo, ma per noi 80mila franchi sono troppi’

Sul versante ticinese il tracciato passerà dal territorio di Blenio, Quinto, Airolo e Bedretto
(Ti-Press)
18 aprile 2023
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Nonostante le molteplici discussioni intavolate dall'Ente per lo sviluppo e dall'Organizzazione turistica regionali, il Municipio di Bedretto ha deciso di non contribuire finanziariamente alla realizzazione del percorso per mountain bike attorno al San Gottardo. Una decisione – che non mina la fattibilità del progetto né il passaggio del tracciato dal territorio bedrettese – che non sembra essere piaciuta agli altri Comuni dell'Alto Ticino (Blenio, Airolo, Quinto) coinvolti per sviluppare la parte ticinese del percorso, che si inserirà nel più ampio percorso interregionale attorno al massiccio, promosso dai cantoni Ticino, Grigioni, Uri e Vallese nell’ambito del Programma San Gottardo 2020.

Il Municipio di Quinto ripropone il messaggio e critica i colleghi bedrettesi

“Il Municipio deplora fermamente l'atteggiamento del Comune di Bedretto”, scrive ad esempio nel suo nuovo messaggio l'Esecutivo di Quinto, che lo scorso dicembre aveva tolto dall'ordine del giorno del Consiglio comunale l'esame di un primo messaggio al fine di poter approfondire alcuni dettagli, tra cui proprio la decisione di Bedretto di non partecipare finanziariamente. Dopo aver ricevuto in particolare rassicurazioni da parte del coordinatore del progetto – l'Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli (Ers-Bv) – sul fatto che agli altri enti locali non sarà chiesto un maggiore sforzo, il Municipio di Quinto ha recentemente pubblicato una nuova versione con la richiesta di credito, rimanendo convinto del potenziale dell'iniziativa turistica in termini di visibilità e indotto.

Cereda (Ers-Bv): ‘Sarà nostro compito trovare fonti di finanziamento alternative’

In questi mesi l'Ers-Bv ha anche affinato la convenzione con gli altri contribuenti, stabilendo che – in ragione del ritardo nell'avanzamento del progetto – l'importo a loro carico potrà essere ripartito su tre anni. Inoltre – altra novità – la realizzazione è condizionata al completamento del piano di finanziamento. «Come coordinatori per la parte ticinese, unitamente all'Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino, sarà nostro compito trovare il modo per sopperire alla mancata adesione finanziaria del Comune di Bedretto, trovando fonti di finanziamento alternative, pubbliche o private – afferma contattato da ‘laRegione’ il direttore dell'Ers-Bv, Manuel Cereda –. Per fortuna non si parla di milioni di franchi. L'obiettivo è far partire il progetto il prima possibile, data anche questa valenza sovraregionale». E su Bedretto? «Il locale Municipio ha comunque assicurato un'attiva collaborazione a supporto dello stesso, anche se non finanziaria», indica Cereda. Per un percorso che per forza dovrà passare dalla Valle Bedretto per collegarsi attraverso il Passo della Novena alla parte vallesana del percorso, ci si chiede se sia giusto che il territorio comunale avrà comunque benefici al pari degli altri comuni che contribuiscono finanziariamente. «Quello che a noi interessa è che il percorso venga realizzato e che permetta ricadute turistiche nella nostra regione», evidenzia Cereda.

Il sindaco Leonardi: ‘Chiave di riparto non adeguata'

Per capire le motivazioni della decisione presa già lo scorso autunno dal Municipio di Bedretto, abbiamo contattato il sindaco Ignazio Leonardi: «Non siamo contrari a questo progetto, e questo lo abbiamo messo in chiaro subito. Appoggeremo la pianificazione e le necessarie autorizzazioni. Tuttavia il nostro Comune – arriva al punto il sindaco – ha già contribuito con 50mila franchi per l'importante progetto transfrontaliero Interreg denominato ‘Laghi & Monti Bike’, in collaborazione con l’Unione Montana Alta Ossola, per la realizzazione di percorsi per biciclette attraverso il Passo San Giacomo per collegare la Valle Bedretto all'italiana Val Formazza. Dunque – prosegue Leonardi – questo nuovo progetto e l'investimento a noi richiesto ci sembrava troppo. È vero che le nostre finanze comunali sono messe bene, ma semplicemente perché non abbiamo personale. Siamo tre municipali che sostanzialmente, insieme al segretario, si occupano di tutto. Dalla direzione dei lavori, alla gestione dell'azienda elettrica (senza un tecnico), fino a socialità, cultura e tutta la parte amministrativa, contabile e fiscale. Non siamo dunque ricchi, ma abbiamo semplicemente pochissimi costi legati al personale, altrimenti bisognerebbe aumentare il moltiplicatore», fissato da anni al 60% e oggi il più basso della regione. «Abbiamo un gettito d'imposta che si aggira attorno ai 450mila franchi, non possiamo andare a investire 80mila franchi. Riteniamo non adeguata la chiave di riparto tra i comuni, definita sulla base dei chilometri di percorso che passano sul territorio: per noi sarebbero 800 franchi per abitante. Posso capire che la valle beneficerà di questa iniziativa, ma proporzionalmente è tantissimo. Allora anche al Comune Airolo, che conta circa 1'500 abitanti, bisognerebbe chiedere 1,2 milioni di franchi». Insomma, conclude, Leonardi, «non possiamo sempre contribuire a progetti turistici: le priorità nel nostro paese sono anche altre, come la manutenzione delle strade e delle fognature, così come l'acqua potabile e l'azienda elettrica».

840mila franchi per sviluppare la parte ticinese

Il costo totale del progetto (negli altri cantoni le tratte del percorso sono già in buona parte state realizzate) ammonta a 2,7 milioni di franchi. Ne servono 840mila per sviluppare la parte ticinese che comunque toccherà il territorio di Bedretto (lungo la tratta Passo Novena-Maniò di Sopra-Capanna Piansecco-All’Acqua-Ossasco), Airolo (Fontana-Piotta), Quinto (Piotta-Val Piora-Passo del Sole) e Blenio (Passo del Sole-Lareccio-Acquacalda-Camperio-Olivone-Passo Lucomagno). Escludendo Bedretto, il piano di finanziamento prevede le seguenti partecipazioni: Comune di Blenio (capofila del progetto per la parte ticinese) 150mila franchi, Airolo 80mila, Quinto 60mila, Club alpino svizzero Bellinzona e Valli 80mila (dato l’interesse diretto legato al sentiero della capanna Piansecco), Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino 60mila, più sussidi federali e cantonali per 330mila franchi. Eccetto Quinto, tutti i contribuenti hanno già approvato i relativi crediti di partecipazione. Considerato il ritardo accumulato, la prevista inaugurazione del percorso slitta dal 2024 al 2025. L'idea è di offrire un percorso rivolto in particolare ai biker che amano la montagna e la natura, ai quali piacciono le discese e che cercano un’esperienza unica alpina. Concepito, pianificato e progettato in collaborazione con aziende da anni attive nel settore, il percorso ad anello, di media difficoltà secondo gli standard di Svizzera Mobile, è pensato per essere percorso in almeno 5 tappe; lungo 181 chilometri, attraversa quattro cantoni, 11 comuni e comprende le discese dei passi Furka, Novena, Sole, Lucomagno e Oberalp.

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