Bellinzonese

Ente Teatro: ‘Si può crescere e c’è l’intenzione di farlo’

Dopo le critiche elencate in quello di maggioranza, nel rapporto di minoranza l’Unità di sinistra espone un quadro più positivo sulla gestione del Sociale

Si chiede al Consiglio comunale di seguire le raccomandazioni del Municipio
(Ti-Press)
15 novembre 2022
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Non nega che ci siano margini di miglioramento ma sostiene la risoluzione proposta dal Municipio il rapporto di minoranza della Gestione sul messaggio per il rinnovo del mandato di prestazione tra la Città di Bellinzona e l’Ente autonomo Teatro. Al rapporto decisamente critico della maggioranza della commissione – che facendo leva sulla poca affluenza chiede correttivi immediati, l’istituzione di una commissione di esperti che possa supportare direzione e comitato direttivo e il mantenimento del mandato annuale –, si aggiunge quello firmato da Lisa Boscolo e Martina Malacrida Nembrini (Unità di sinistra), la cui lettura della gestione e dell’operato di direzione e Comitato direttivo è nettamente più positiva.

‘Apprezzato il profilo territoriale’

Si parte dall’apprezzamento espresso per il "profilo territoriale" del Teatro Sociale, in particolare per lo spazio concesso alla scena artistica locale (anche se il programma "andrebbe maggiormente diversificato", per la crescita di progetti e collaborazioni all’interno della rete dei teatri svizzeri, "l’ottenimento di linee di bus gratis dalle valli per recarsi a Bellinzona ad assistere agli spettacoli e l’offerta di corsi di teatro e spettacoli legati alla storia del nostro Cantone". Una linea apprezzata ma che secondo Boscolo e Malacrida Nembrini "andrebbe ulteriormente potenziata e promossa", con una maggiore collaborazione con l’Ente del turismo regionale, così come con le scuole per permettere alle classi delle elementari di partecipare a spettacoli per la loro fascia d’età.

La qualità passa anche da nuove assunzioni

La minoranza della commissione sostiene poi pienamente la proposta del Comitato direttivo di assumere 2-3 persone per il servizio di cassa serale e un ulteriore tecnico di scena con grado di occupazione all’80% da affiancare al direttore tecnico, unico dipendente del settore tecnico assunto da Bellinzona Teatro con un contratto di lavoro al 100%. Una proposta che la maggioranza della Gestione giudica difficilmente sostenibile ma senza opporsi per motivi legati alla sicurezza. Nel messaggio municipale l’assunzione di un ulteriore tecnico di scena è infatti giustificata anche a seguito del grave infortunio del 2020 avvenuto sul palco a un tecnico di scena indipendente, ciò che secondo l’Esecutivo ha reso evidente il potenziale di rischio insito nella odierna dotazione del settore tecnico di Bellinzona Teatro. Boscolo e Malacrida Nembrini concordano sul fatto che attualmente ricadano sul direttore tecnico troppi ruoli e compiti diversi, generando situazioni di stress anche importanti e che obbliga a compromessi sulla qualità del lavoro. "Questi elementi hanno ovviamente un impatto notevole sulla gestione generale del Teatro Sociale che si vede limitato nell’accogliere eventi di terzi (un problema che è già stato fatto notare in passato dalla commissione della gestione) e soprattutto una diversificazione di spettacoli. L’assunzione di una persona in più non va valutatala esclusivamente dal punto di vista finanziario". La minoranza della commissione ritine dunque che "queste scelte di potenziamento, che hanno un costo ovviamente supplementare, indicano che l’ente intende assumersi la responsabilità di garantire una sicurezza sul lavoro, di migliorare la qualità del lavoro e delle offerte".

‘Riflettere a lungo termine sul potenziamento della direzione’

Per raggiungere "ulteriori risultati qualitativi e quantitativi", per le due consigliere comunali dell’Unità di sinistra è pure necessario sul lungo termine riflettere sul potenziamento delle risorse a livello di direzione. "Attualmente il direttore ha mandato sia nella parte artistica che amministrativa. Si tratta quasi di un’eccezione nell’ambito culturale (pure in Ticino). Infatti, in teatri di grandezza e ambizioni simili – così come nella realtà cinematografica della città (vedasi Castellinaria) – è interessante notare come a capo del teatro vi sono quasi sempre due figure dirigenziali: una artistica e una operativa. Siamo ovviamente convinte che allo stato attuale con le maggioranze politiche il potenziamento in questo settore sia impensabile. Ma desideriamo lanciare la riflessione sulla possibilità in futuro di aggiungere la figura di un direttore operativo, che potrebbe finalmente portare a una maggiore gestione imprenditoriale dell’ente (tra i vari compiti la ricerca di sponsor) e che permetterebbe di sgravare di alcuni compiti il direttore artistico che continuerebbe a lavorare sulla programmazione e il potenziamento delle offerte culturali".

Sul messaggio municipale – che propone di riportare il mandato triennale ritenuta l’attuale situazione "sufficientemente consolidata" dopo le molte incognite con cui Bellinzona Teatro ha dovuto confrontarsi negli ultimi anni (fra cui la pandemia e il risanamento finanziario effettuato nel corso dell’esercizio 2018-19) – il Consiglio comunale si esprimerà durante la seduta del 21 novembre.

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