Bellinzonese

Bellinzona non esclude di realizzare una nuova casa anziani

Municipio prudente: molto dipenderà dalle verifiche avviate dal Dss sui bisogni che emergeranno a livello cantonale

Nel novembre 2016 l'inaugurazione della residenza Pedemonte che ha colmato provvisoriamente la richiesta di letti (Ti-Press)
22 aprile 2020
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In arrivo a Bellinzona una nuova casa di riposo? Il Municipio non lo esclude, ma molto dipenderà dalle valutazioni dei bisogni della terza e quarta età avviate sul piano cantonale. La spiegazione arriva in risposta a un'interpellanza con la quale i consiglieri comunali Plr Fabio Käppeli e Fabio Briccola chiedevano quali e quante nuove strutture per anziani si rendono necessarie durante il prossimo decennio nella capitale ticinese per rispondere adeguatamente ai crescenti bisogni di questo ambito che registra un continuo aumento dei cosiddetti figli del baby boom registrato nei due decenni successivi alla seconda guerra mondiale. Sono attualmente tre, ricordiamo, le strutture di proprietà della Città, ossia la Mesolcina, la Pedemonte e quella di Sementina. Vi sono poi quelle gestite da fondazioni e consorzi quali quella di Claro, le altre due di Bellinzna (Greina e Paganini Re) nonché l'Aranda di Giubiasco.

In attesa delle valutazioni strategiche del Dss

Alle sollecitazioni dei due consiglieri il Municipio non può attualmente rispondere rinviando alle valutazioni avviate lo scorso autunno sul piano cantonale dal Dipartimento della sanità e socialità. Un primo rapporto del progetto di Pianificazione cantonale integrata 2021-2030 della Legge sugli anziani e della Legge sull'assistenza e cura a domicilio sarà reso noto il prossimo mese di giugno - rileva l'esecutivo cittadino - per poi essere messo in consultazione coinvolgendo i Comuni nell'estate-autunno, così da portare alla redazione del messaggio governativo entro fine 2020. "In possesso degli intendimenti cantonali - scrive il Municipio - si potranno avviare a livello di singole realtà comunali sia concrete riflessioni coinvolgendo gli attori presenti sul territorio, sia un progetto strategico e globale per rispondere all’evoluzione in atto nei prossimi decenni per gli anziani di Bellinzona". Di sicuro "le previsioni demografiche sviluppate dall’Ufficio di statistica a livello cantonale che regionale proietta scenari e visioni che confermano come il processo d’invecchiamento della popolazione ticinese sia destinato a proseguire nei prossimi vent’anni". A tal punto che nel 2040 la popolazione 'over 65' rappresenterà circa un terzo della popolazione del cantone. Da qui la convinzione secondo cui una pianificazione integrata della Legge anziani e di quella sull'aiuto a domicilio "permetterà di porre al centro delle priorità la persona anziana nella sua globalità e per tutti i bisogni che può esprimere nel corso del trascorrere ed evolvere della sua anzianità".

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